MERCOLEDI 30
Novembre ore 22
Paula Frazer
& Moore Brothers
Grande
sforzo del Joe's per ospitare PAULA FRAZER
(excomponente dei Tarnation) una delle cantautrici + valide del
new acoustic movement affiancata per la voce a Hope Sandoval o
addirittura Lisa Gerrard in puro stile 4AD e per il genere ai
migliori gruppi di nu country...
da Roots'n'Highway
Fabio Cerbone scrive:
"Il
titolo sembra una sorta di confessione personale per Paula
Frazer, che a fatica si sta ritagliando un suo spazio
nel cantautorato femminile americano. Una carriera non facile la
sua: anticipatrice, da leader dei Tarnation, di quel suono folk
scuro e "morriconiano" poi ripreso da altre artiste
quali Neko Case e Jesse Sykes, la Frazer è in seguito
naufragata in un discreto anonimato artistico. Nel 2001
l'esordio solista di Indoor Universe, accolto sempre con favore,
poi un lungo silenzio, interrotto solamente dalla pubblicazione
di A Place Where I Know, compilazione di demo raccolti lungo una
decina d'anni. Leave The Sad Things Behind riprende
i fili del discorso, proponendo una artista più matura e
consapevole dei propri mezzi, in parte rivoluzionata anche
nell'esposizione musicale. Le nuove canzoni appaiono infatti più
solari del solito, con toni rilassati che vanno a lambire le
atmosfere di un folk rock leggermente elettrificato, adagiato su
arrangiamenti eleganti, che spesso sfruttano la malinconia di
una sezione d'archi. Da tempo residente a San Francisco, Paula
Frazer ha registrato il nuovo lavoro con l'aiuto di David
Katznelson ed avvalendosi della collaborazione di
diversi musicisti locali: tra gli altri Scott Hirsch and
James Kim, sezione ritmica dei Court &
Spark, Joan Jeanrenaud, ex membro del Kronos
Quartet, più varie comparse da American Music Club e Mother
Hips. La raffinatezza con cui la Frazer sfiora le corde del folk
rock si palesa nell'apertura di Always On My Mind,
con echi country nell'accoppiata piano e steel, mentre
l'impalpabile pop di Watercolor Lines ricorda
un gusto un po' retrò nella scelta delle armonie. Ciò che fa
la differenza è senz'altro la voce della Frazer, angelica,
avvolgente, capace di imprimere un carattere personale al
proprio repertorio: è uno strumento in più a disposizione e
basta ascoltare un brano quale Waiting For You.
L'amore mai rinnegato per il romaticismo di certo Nick Cave, una
delle sue ispirazioni principali, riaffiora nella lieve Long
Ago, anche se i momenti più godibili sono
rappresentati dalla leggerezza di It's Not Ordinary,
dalle movenza mariachi, con tanto di fiati, di Taken
e dal ciondolante country&western della stessa Leave
the Sad Things Behind" a
supporto i Moore Brothers gruppo in
stile Calexico
"Influenzati
dalle proprie recenti prove soliste, i Moore Brothers in questo
ritorno a proprio nome hanno licenziato i propri fidati
collaboratori, per mettersi a suonare completamente soli, senza
sofisticazioni.Come un ritorno alle proprie origini, nei propri
luoghi natali, “Now Is The Time For Love”, è album per sole
voci e chitarra, che scorre raffinato e morbido, nella
smagliante, nuda autenticità di canzoni e armonie vocali
sopraffine.
Strimpellii, voci sì ingentilite, e sottile inquietudine su uno
sfondo quotidiano, privato e confidenziale, ricordano in
particolare Simon & Garfunkel ("Now Is The Time For
Love”, “The wooden tears”), i primi Bee Gees ("Mint
Mouth Motorhead”) e i Beatles casalinghi, incompibili, del
White Album (c'è chi saggiamente ci trascorre i giorni di ferie
asserragliato..). In più, Greg e Thom riescono a toglierci di
bocca quella sapidità rancida, quel senso artificioso del
recente New Acoustic Movement, in virtù d'un talento
compositivo, soffio d'ispirazione non comune.La semplice
bellezza della fragilità, grazia ed d'ampio respiro, è ciò
che insinua l'ascolto di passi senza tempo, come "Color And
Kind”, “Unexpected Gusts Of Wind” o “Falling”. Ovvero,
quando un tono, una inflessione vocale, come misteriosa,
impercettibile impronta, richiama un mondo, palpita il cuore,
schiude petali d'anima.Vengon fuori forme appariscenti,
vermiglie canzoni, struggenti e intime come le scriveva un
Elliott Smith. Si rinnova quel particolare, febbrile incanto che
provammo per Plush ; gemme grezze dal sapore di classico
inossidabile ("schwinn"). E, al di sopra delle parti,
uno spirito di coesione fa di "Now Is The Time For
Love" una raccolta matura, autentica e credibile. Tra i
culti ineccepibili di fine 2004"
VENERDI 2
Dicembre ore 22
Arci
Joes Dj Set New Sounds
uplugged rockabilly
sound
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