Comunicato Stampa
Da Giovedì 3 Novembre sino alla fine del mese di Novembre 2005 nello Spazio OHM del Circolo Arci Joe's di Via Milani 11 a Fidenza (PR) avrà luogo la mostra fotografica di Amnesty International sulla campagna "Mai più violenza sulle donne" .
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al link
http://www.amnesty.it/campagne/donne/index.html
"La violenza sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa ed occulta nel mondo". Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International
La violenza domestica
Donne comprate e vendute
La violenza domestica comprende tutti quegli abusi che avvengono in casa o nel contesto familiare.
È la forma di violenza sulle donne più diffusa nel mondo. Donne di ogni classe sociale, razza, religione ed età subiscono terribili abusi da parte degli uomini con i quali condividono le loro vite. La violenza domestica rappresenta una violazione del diritto delle donne all'integrità fisica e psicologica e si manifesta in varie forme: abusi fisici e psicologici, atti di violenza o tortura, stupro coniugale, incesto, matrimoni forzati o prematuri, crimini d’onore.
Almeno il 20% delle donne, a livello mondiale, ha subito abusi fisici e violenze sessuali.
"In nome dell’onore"Donne e ragazze di ogni età vengono aggredite per motivi d’onore in paesi di ogni parte del mondo.
I "crimini d'onore" includono la tortura, lo sfregio permanente del viso con acido, l'omicidio. Si registrano numerosi casi in paesi del Medio Oriente, dell’Asia meridionale e dell’America Latina. Stimare il fenomeno è tuttavia molto difficile poiché la maggior parte dei casi non vengono denunciati, sia per paura di ritorsioni, sia perché spesso le autorità tollerano o addirittura giustificano questi atti criminali. Nel 1999 in Pakistan più di 1.000 donne sono state vittime di "crimini d’onore", culminati in molti casi nell’omicidio. Fra i paesi più colpiti vi sono anche Bangladesh, Iraq, Giordania e Turchia.
Abusi e maltrattamenti sulle lavoratrici domestiche
In molti paesi le lavoratrici domestiche, generalmente di nazionalità straniera, sono maltrattate dai loro datori di lavoro. Molte di esse, derubate dei loro documenti, sono costrette a vivere in condizioni di lavoro forzato. Spesso si tratta di donne immigrate clandestinamente o vittime del traffico a scopo sessuale e che non hanno alcuna possibilità di tutela legale. Il fenomeno è gravissimo, ad esempio, in Arabia Saudita, dove usualmente le collaboratrici domestiche vivono in una condizione di prigionia, confinate e relegate nella casa in cui lavorano e in cui subiscono vari tipi di violenze.
|