Il Santuario mariano di Madonna Prati di Busseto, di cui ricorre quest'anno il centenario della riapertura e della seconda consacrazione e dedicazione, si appresta a vivere due giorni all'insegna della cultura, della catechesi e della fede mariana. Tutto questo grazie all'iniziativa dell'associazione "Amici del Santuario" e della parrocchia. Sabato sera, 11 settembre, alle 20.30 si terrà un incontro catechistico - culturale nel corso del quale lo scrittore Guido Conti di Parma illustrerà la figura del prete nella letteratura italiana dai tempi di San Francesco a quelli di Giovannino Guareschi (illustre pellegrino del Santuario). Per ogni secolo illustrerà una particolare figura; inoltre artisti daranno lettura di brani letterari, spaziando sempre fra i vari secoli. La serata, presentata da Egidio Bandini, sarà animata dalla Corale San Donnino - Città di Fidenza diretta dal maestro Giovanni Chiapponi. Vi interverrà anche il delegato diocesano del Collegamento dei santuari don Carlo Capuzzi che illustrerà il significato della realtà del Santuario. Il giorno seguente, domenica 12 settembre, sarà invece celebrata la festività patronale del Santo Nome di Maria. Per l'occasione don Carlo Capuzzi presiederà la messa solenne alle 10.30. La funzione sarà trasmessa in diretta da Radio Maria e così la "voce" del Santuario di Madonna Prati potrà raggiungere, grazie alla nota emittente radiofonica, non solo tutta l'Italia, ma varcherà anche i confini nazionali. Rifacendosi alla festa del Santo Nome di Maria, don Capuzzi ha tenuto ad evidenziare che: "di per sé il titolo del Santuario avrebbe dovuto essere "Maria Madre di Dio" a motivo dell'immagine mariana del sacro edificio, se non che verso la fine del Seicento, quando fu edificato l'attuale tempio, la capitale del Sacro Romano Impero, Vienna, era assediata dai Turchi al grido di "Oggi Vienna, domani Roma".
Il Papa Beato Innocenzo XI Odescalchi di Como invitò tutta la cattolicità a coltivare la devozione del Santo Nome di Maria per ottenere la liberazione di Vienna e fece concludere un'alleanza fra l'imperatore e la Polonia. Il vescovo di Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza) Nicola Caranza, per solidarietà con il Papa, assegnò al Santuario il titolo del Santo Nome di Maria e, a liberazione ottenuta della città di Vienna, sopra l'immagine della Madonna dei Prati venne posta la corona imperiale asburgica, come tuttora si può vedere. A seguito del Concilio Vaticano II - ha proseguito don Capuzzi - la Chiesa in Europa è invitata ad un dialogo illuminato, preparato ed attento, oltre che con gli ebrei, anche con il mondo musulmano e con tutte le altre religioni. Per favorire l'unione di tutti i credenti e di tutti gli uomini e, oggi, in particolare per evitare e superare i pericoli di guerra e di terrorismo. La devozione al Santo Nome di Maria, testimoniata da questo Santuario, ci aiuta a vivere questo dialogo ed a superare questi momenti difficili". Infine, sia sabato 11 che domenica 12 settembre, sarà aperta al pubblico una mostra dedicata ai due più illustri pellegrini del Santuario: Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi.
PAOLO PANNI
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