Ormai da 25 anni è tornato a rifulgere in tutta la sua potenza espressiva l'antico organo "Serassi" dell'Insigne Chiesa Collegiata di San Bartolomeo Apostolo in Busseto. Lo storico strumento era stato costruito dalla celebre fabbrica bergamasca nel 1838 e posto nella cantoria in capo alla navata sinistra. I Serassi, occorre ricordarlo, sono famosi per il numero d'organi costruiti in varie città dell'Italia Settentrionale e Centrale, per la qualità delle loro realizzazioni e per le numerose invenzioni introdotte nella tecnica organaria. Trasportato dietro l'altare maggiore e rifatto dalla ditta Inzoli Cavalier Pacifico & Figli di Crema nel 1929, l'organo bussetano fu restaurato ad arte, ampliato, e riportato nella sede originaria a cura della Fabbrica d'organi Tamburini di Crema nel 1979. Ancora oggi la sua mole, delimitata da una cornice di mattonelle di legno a tre colori, si staglia nell'ex "Cappella delle Reliquie" adiacente il presbiterio. Per ricordare il venticinquesimo anniversario del restauro, la parrocchia di San Bartolomeo, con la collaborazione dell'associazione Amici di Verdi e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Monte di credito su pegno di Busseto, offre ai fedeli e agli appassionati d'arte organaria tre concerti inseriti nella rassegna di musica antica nei luoghi storici della provincia di Parma "Medioevo e… oltre" e affidati a musicisti particolarmente legati al Serassi della Collegiata e membri della Commissione per la Musica Sacra della Diocesi di Fidenza. Si tratta di Dino Rizzo e Fabrizio Cassi, organisti titolari della Collegiata e Mario Verdicchio, che inaugurò l'organo restaurato. Dopo il primo di tre concerti che si è svolto con successo poche settimane fa, sabato 16 ottobre, alle 20.45, con ingresso libero avrà luogo il secondo appuntamento. Per l'occasione i maestri Dino Rizzo all'organo e Marco Caminati alla tromba eseguiranno musiche di Haendel, Viviani, Purcell e Bach. Dino Rizzo, nato a Busseto nel 1961, si è diplomato con il massimo dei voti in Organo e Composizione organistica al Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza. Dal 1977 è organista della Collegiata di San Bartolomeo in Busseto e svolge attività concertistica in Italia, Europa e negli Usa. E' inoltre consulente della Curia di Fidenza per il restauro del patrimonio organario della diocesi. Nel 1993 ha vinto la sesta edizione del Premio Internazionale di musicologia "Giuseppe Verdi", istituito dal Rotary Club di Parma e dall'Istituto Nazionale di Studi Verdiani. I risultati delle sue ricerche sono raccolti nel volume "Verdi filarmonico e Maestro dei filarmonici bussetani", in corso di pubblicazione presso l'Istituto stesso. Per "The Works of Giuseppe Verdi (The University of Chicago Press e Casa Ricordi)", per il Museo Teatrale alla Scala di Milano e per l'Istituto Nazionale di Studi Verdiani ha realizzato numerose edizioni critiche che sono state eseguite anche dall'Orchestra Sinfonica e Coro "G. Verdi" diretti da Riccardo Chailly e da Romano Gandolfi (registrate in due Cd dalla Decca), dall'Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Riccardo Muti (registrate in Cd dalla Musicom), dall'Orchestra di Radio France e dall'Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini. Ha realizzato, inoltre, l'edizione critica delle musiche per organo di Vincenzo Lavigna, Ferdinando Provesi, Padre Joaquin Asiain e Giovanni Tebaldini, pubblicate dalla Casa Editrice Carrara di Bergamo. Le sue edizioni critiche sono state definite fra l'altro dal "Giornale della Musica", all'interno di una recensione di mezza pagina "condotte secondo i più moderni criteri della filologia
musicale".
Per la Multimedia San Paolo, all'organo Serassi (1838) della Collegiata di San Bartolomeo in Busseto, ha registrato il Cd "Provesi & Lavigna, Maestri di Giuseppe Verdi, sinfonie, sonate, adagi e fughe per organo" e, all'organo Francesco Bossi (1797) della Chiesa di San Michele in Roncole, il Cd "Frati musicisti sugli organi di Verdi". Fra l'altro il primo Cd della Decca contenente l'esecuzione della Messa Solenne di Verdi diretta da Riccardo Chailly, e da Romano Gandolfi come direttore del coro, dalla critica inglese è stato indicato come il Cd più interessante del 2001, primo centenario della morte di Verdi. Dal 1996 è docente di Analisi e ricerca interpretativa del melodramma verdiano al Corso Superiore di Canto Solista della Fondazione Arturo Toscanini Marco Caminati, piacentino, nato nel 1982, a soli 17 anni si è diplomato in Tromba presso il Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza sotto la guida dei Maestri Franco Titani e Silvio Franzini. Ha frequentato nello stesso Istituto il Corso biennale di Perfezionamento post-diploma. In diverse formazioni e come solista si esibisce con la tromba in Sib e con la tromba piccola, spaziando dal repertorio barocco alla musica contemporanea con ampi consensi di pubblico e critica. L'attività orchestrale lo vede attualmente impegnato, anche in qualità di solista, con la "Camerata de' Bardi", Orchestra Accademica dell'Università degli studi di Pavia. Ha partecipato alla Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea -terza edizione 2001- a Firenze come musicista, compositore, esecutore e relatore conseguendo il diploma di merito. Si è dedicato all'attività teatrale come corista e attore sotto la guida di Eugenia Ratti. In qualità di musicista improvvisatore di scena ha collaborato con Cathy Marchand del Living Theatre. Ospite di prestigiose Rassegne Organistiche svolge intensa attività di solista impegnato nella valorizzazione del repertorio per tromba e organo dal barocco ai giorni nostri. Si dedica alla saggistica letterario-musicale: ha al suo attivo la pubblicazione di un breve saggio sui Cori Verdiani, ha collaborato alla stesura di una monografia sul Teatro Municipale di Piacenza ed è autore di un testo a carattere storico-estetico sulla tromba.
PAOLO PANNI
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