“Appennino Folk Festival”: musica, canti e danze nell’Oltrepò pavese
“Sentrè. Sui sentieri della tradizione” farà rivivere la tradizione delle “Quattro province”. In occasione di Appennino Folk Festival, a cura di Soprip, a Brallo di Pregola e a Menconico si raduneranno dal 17 al 19 settembre 2004 appassionati e cultori di musica, presentando canti e danze popolari della montagna pavese.
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Concerti, stage musicali, canti e danze saranno i protagonisti di tre giorni nell’Oltrepò pavese dedicati al recupero del patrimonio culturale delle cosiddette “Quattro province”. Si tratta del primo tratto settentrionale dell’Appennino, un gruppo di montagne e valli divise in quattro province di quattro regioni diverse (Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emila-Romagna). Culturalmente è un’area omogenea che ha sviluppato unità anche nella musica tradizionale popolare. Il 17, 18 e 19 settembre con “Sentrè. Sui sentieri della tradizione”, la seconda edizione dell’Appennino Folk Festival, farà quindi tappa a Brallo di Pregola e a Menconico.
Organizzata dall’Associazione culturale Barabàn e Gal Alto Oltrepò, in collaborazione con Soprip, questa iniziativa riporta a galla sonorità perdute o dimenticate della musica popolare italiana ed europea per far conoscere tradizioni culturali rurali di un passato non troppo lontano. L’appuntamento è per la sera di venerdì 17, dove alle 21 nella chiesa parrocchiale di Pregola (Pavia) avrà luogo il concerto d’apertura “Dall’Appennino al Baltico: canti e musiche d’Europa”, con i Cantori di Marmaglia, Vincenzo Cagliati e Nanneke Schaap (ingresso gratuito). Dal paesino in cui secondo la tradizione transitarono le truppe di Annibale che si dirigevano verso Liguria e Umbria nel terzo secolo avanti Cristo, nel pomeriggio di sabato ci si sposta in un altro paese ricco di storia: Menconico, in località Roncassi, sempre in provincia di Pavia. Sembra che qui nel 613 sia passata la regina Teodolinda, quando si recò a Bobbio per visitare San Colombano. E qui nel centro La Pernice Rossa, alle 14.30 sono previsti stage per tutti i gusti, per imparare a ballare gighe, monferrine e piane, a cantare brani della tradizione popolare o a suonare strumenti inusuali.
Quindi corsi di danze delle “Quattro province”, con Stefano Valla e Annalisa Scarsellini, oppure canti di queste terre con Aurelio Citelli e Donata Pinti. Ma anche stage di organetto diatonico con Vincenzo Cagliati e di violino dell’Appennino con Giuliano Grasso e Maurizio Padovan. A seguire, alle 17.30 si terrà il workshop “Ance, otri e canne. Strumenti e liutai popolari nelle Quattro province” condotto da Febo Guzzi, docente di Etnomusicologia all’Università di Torino. In prima assoluta verrà presentato il video “Le voci dei pifferai” di Aurelio Citelli, un viaggio affascinante nella storia e nell’attualità della tradizione del piffero, attraverso immagini di feste, concerti e interviste ad attivi e prestigiosi suonatori contemporanei. Alle 21.30 la manifestazione proseguirà con “La notte di Sentrè”, una festa con balli e musica da piffero in cui si esibiranno Stefano Valla (con il piffero) e Daniele Scurati (con la fisarmonica).
La domenica mattina riprenderanno gli stage di danza, canto e strumenti, mentre alle 18 verrà presentato il volume “Vecchi balli per violino di area lombarda”, curato da Giuliano Grasso e Maurizio Padovan. Il libro comprende tra gli altri, manoscritti inediti con musica da ballo per violino. Quindi sarà la volta delle performance degli stagisti e per concludere in bellezza, niente di meglio de “La cena di Sentrè” con specialità culinarie delle “Quattro province” (per prenotare: tel. 0383.541973).
Per informazioni e iscrizioni: Aurelio Citelli, tel. 338.7189841
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