Battistero
e questione credito a Parma.
La drammaticità di
queste ore sulla sorte della Battistero ci induce a fare un appello e
una riflessione.
L’appello è al
sistema creditizio nazionale e locale perché non si lasci dissolvere
un’esperienza produttiva come la Battistero, importantissima nel
delicato equilibrio economico e sociale di Parma. Le garanzie che le
stesse Istituzioni (attraverso il fondo fidi della Regione) hanno messo
a disposizione dovrebbero bastare per confermare una speranza sul futuro
dell’Azienda.
Diventerebbe, in caso
contrario, incomprensibile l’atteggiamento di disinteresse delle
banche, soprattutto quelle locali. Si aprirebbe a livello locale una
preoccupante tensione sociale, tra il sistema creditizio, le Istituzioni
e le rappresentanze del Lavoro.
La riflessione è sulla
funzione del credito nel sostegno allo sviluppo produttivo di Parma.
Se era comprensibile una
maggiore attenzione nei finanziamenti dopo il crac Parmalat, appaiono
irresponsabili le limitazioni sul credito alle aziende, in particolare
alle piccole e medie imprese.
Le banche debbono tornare a
svolgere un “servizio” allo sviluppo e alla competitività
territoriale.
Le situazioni di sofferenza e
di crisi di aziende e settori sono in crescita. Tutti insieme dovremo
affrontare una situazione nuova e preoccupante. Se non cambia
l’atteggiamento del credito sarà tutto più complicato.
Continuiamo a sostenere
le lavoratrici e i lavoratori della Battistero nella loro determinazione
a difendere il proprio lavoro. Quella difesa del lavoro che coinvolge in
forme diverse, ormai, tante altre lavoratrici e lavoratori di Parma.
Alcune risposte dovranno
venire dal Sistema Parma.
Non saremo impotenti
spettatori di un processo recessivo del nostro territorio.
I
Segretari generali di
CGIL
CISL
UIL di Parma
Bertoletti
– Incerti-Miano
Parma,18.10.04
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