E ci piace pensare che là dove si onorano personaggi della sua levatura, sia stato accolto tra le braccia di quegli antichi nobiluomini che lui ha strappato ai polverosi testi di storia per illuminarli di una nuova vita. Luigi Pronti, 60 anni, piacentino, manager per scelta, tourism promoter per amore, lascia la moglie Ernestina e le figlie Maresa e Monica. Terzo di sei fratelli, si era diplomato al Liceo Respighi di Piacenza e aveva conseguito la laurea in Scienze politiche a Milano, entrando come dirigente nella Rank Xerox. Dodici anni e poi il ritorno a Piacenza, sempre nel settore industriale, sempre con incarichi di spicco, soprattutto nell'ambito della Lega delle Cooperative. Nel 1989, Pronti vince il concorso che gli procura la carica di direttore della Apt di Piacenza e l'anno seguente intraprende il difficile, esaltante cammino attraverso quel microcosmo che riuscirà a gestire con genio e abilità imprenditoriale, anche se lui asseriva di non aver mai organizzato il turismo, ma di averlo vissuto come viaggiatore del mondo. Esperienza sul campo, la sua, che lo porterà a comprendere forse meglio di chiunque altro le esigenze del turista del terzo millennio, ritagliate in un quadro in continuo fermento, soprattutto nella sua e nella nostra provincia, così attente ai grandi mutamenti di costume. Le grandi doti intuitive lo portano ben presto a focalizzare l'attenzione sulle enormi prospettive di sviluppo territoriale, legato alle risorse enogastronomiche, agrituristiche e storico-artistiche. E fra queste, i magnifici castelli del piacentino e del parmense, costituiscono senza dubbio la porzione più affascinante, quella che colpisce l'immaginario collettivo.
A patto di saper proporre e vendere il "prodotto". E Luigi Pronti sa bene come fare. Con il suo determinante impulso, non disgiunto da quello delle Amministrazioni Provinciali di Parma e Piacenza, i numerosi Comuni e privati proprietari, nasce nel 1999 l'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, della quale, con la presidenza del conte Orazio Zanardi Landi, è stato direttore fino al momento della sua scomparsa. E' anche grazie a lui che i manieri dell'Associazione oggi sono tra i migliori d'Europa per stato di conservazione, per gli importantissimi interventi di restyling, per le opere d'arte custodite e per il peso culturale degli eventi che vi si celebrano durante tutto l'anno. Forse non sapremo mai se Luigi Pronti ritenesse compiuto il suo sogno di fare dei siti castellari della sua terra e della provincia di Parma la "Loira" padana. Quel che è certo è che "Castelli in musica" e "Ricordanze di Sapori", per citare un paio di eventi di spicco che recano la sua grande collaborazione inconfondibile, restano tappe fondamentali e di grande successo. Ed è proprio dopo alcuni giorni dall'ultima "ricordanza" al castello di Felino per il capodanno 2003 che Luigi Pronti si è congedato dal suo e dal nostro mondo. Addio, "signore dei castelli" e grazie di cuore anche da Parma.
Pronti Bernazzoli Landi
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