Rubens Barrichello ha voluto incontrare i ragazzi del gruppo appartamento di Collecchio. Ancora una volta il coordinatore Giuseppe Marseglia e lo psicologo Matteo lotti, sono stati invitati al quartiere generale delle Ferrari a Maranello.
Dopo Micheal Schumacher anche Rubens Barrichello ha voluto mostrare la propria solidarietà e infondere coraggio ai minori ospiti della struttura di Collecchio, gestita dalla cooperativa Universiis.
I cancelli del circuito privato della Ferrari a Fiorano, si sono aperti nuovamente per regalare ai loro graditi ospiti un'altra giornata speciale. I cinque ragazzi hanno potuto assistere alle prove di Rubens, incontrare nuovamente i meccanici della Ferrari, tutto lo staff Bridgestone e inoltre osservare la fantastica "Rossa" con cui Niki Lauda vinse il mondiale negli anni settanta, auto che corre nel mondiale riservato alle vetture storiche.
AI pomeriggio dopo un gradito rinfresco offerto dallo staff e dopo le foto di rito con Rubens Barrichello e Jean Todt, i ragazzi hanno potuto ammirare altre meravigliose Ferrari, dalla 612 Scaglietti all' ultima meraviglia realizzata da Pininfarina.
"Sono rimasto felicemente impressionato - dice il dottor lotti - dall'accoglienza sincera e affettuosa che questi minori hanno ricevuto ancora una volta da parte di tutta la squadra Ferrari. L'ammirazione per Schumi , Rubens e tutto lo staff del Cavallino Rampante è veramente sentita sia da parte mia che da parte dei ragazzi. Quello a cui abbiamo assistito, ci rendiamo conto, è qualcosa di speciale e unico. Se penso che persone come Valentino Rossi e Max Biaggi hanno dovuto vincere "qualche" titolo mondiale in moto e aspettare alcuni anni prima di essere autorizzati a vedere la pista con tutti i suoi "segreti" (ricordo che non è aperta al pubblico per ovvi motivi di segretezza industriale), da cui sono nate tutte le "creature" che hanno reso famosissima e vincente la Ferrari in tutto il mondo.Le nostre giornate alla corte di Maranello rendono l'ospitalità ricevuta ancora più unica e speciale".
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