cgil
cisl uil confermano lo sciopero del 18\3
ma
l'incontro con l'aran e il governo ha confermato quello che i cobas
hanno sempre detto : le piattaforme rivendicative confederali sono solo
funzionali a legittimare il monopolio , loro , della rappresentanza
sindacale, gli scioperi e le mobilitazioni diventano strumentali alla
ripresa delle trattative per la contrattazione nazionale e alla fine per
concludere accordi che non restituiscono salario, potere di acquisto e
di contrattazione, diritti.
in
questo modo il rituale dello sciopero ha un esito negativo: non si
mobilitano i lavoratori e le lavoratrici su contenuti reali e le
adesioni allo sciopero rimangono del tutto ridicole visto che nella
categoria la sensibilità attorno al futuro ,della pubblica
amministrazione e del servizio pubblico è la più bassa registrata dal
dopoguerra ad oggi nonostante continui processi di privatizzazione e di
precarizzazione della forza lavoro (un quarto del personale è precario)
che dovrebbero indurre a preoccupazione noi tutti\e
per
questa ragione i cobas hanno indetto autonomamente lo sciopero del 18 e
organizzato mobilitazioni locali finalizzate a coinvolgere i lavortori e
le lavoratrici su salario, pensioni, welfare, scuola e diritti
la
disponibilità del governo, come si legge dal comunicato stampa diffuso
dalla cgil fp , a riaprire le trattative
si scontra con la impossibilità a raggiungere un accordo.
la
cgil conferma lo sciopero, ma nello stesso tempo anticipa che dalla
prossima settimana sarà aperto un tavolo contrattuale presso l'Aran
dove valuteranno gli esiti della apertura governativa.
il
comunicato non dice una parola sull'oggetto dell'incontro e lo stesso
oggetto del contendere, come del resto fumose, generiche erano le
piattaforme che indicevano lo sciopero confederale.
gli
aumenti per il biennio economico per il Governo non superano 95 euro
lordi
per
recuperare il potere di acquisto perduto solo negli ultimi 3 , 4 anni
sarebbe necessaria una cifra non inferiore a 200 euro
gli
aumenti non sono uguali per tutti, 76 euro per gli enti locali, 86 per i
ministeriali.
gli
aumenti poi sono parametrati in base ai livelli e penalizzeranno le
fasce medio basse
molto
probabilmente nel prossimo contratto nazionale introdurranno elementi
per trasformare il tfs in tfr e indirizzare questi soldi a favore della
previdenza integrativa con fondi chiusi aziendali gestiti dallo stesso
sindacato confederale
il
23\3 guarda caso partiranno i tavoli tecnici sui fondi pensione e il
rinnovo dei contratti sarà subordinato al raggiungimento di un accordo
sul tfs\tfr. invece di salvaguardare il potere di acquisto e
di contrattazione a cgil cisl uil preme mettere le mani sulla
previdenza integrativa sulla stampa continuano a scrivere che an e udc
sarebbero favorevoli ad una intesa prelettorale per salvaguardare i
bacini di voti nel meridione. ma dati alla mano i dipendenti pubblici
presenti in lazio ,lombardia, emilia romagna e piemonte sono pari al 37%
del totale della forza lavoro nella pubblica amministrazione.
i
dipendenti pubblici in lombardia sono più numerosi di quelli della
sicilia e della campania....i dati sono incontrovertibili .....
per
queste ragioni scioperare
il 18 con i cobas è una risposta necessaria agli attacchi portati dal
governo e dagli stessi sindacati confederali a salario, pensione e
diritti
cobas
pubblico impiego
|