GIOVEDÌ 28 APRILE
2005 ore 22
STEFANO
GIACCONE
in
concerto
Stefano
Giaccone è nato a Los Angeles [USA] nel 1959. Nel 1966 si trasferisce a
Torino. Dall'estate del 1998 è vissuto in Gran Bretagna (a
Londra in un primo tempo, poi in Galles ) ed ora è rientrato
in Italia. Autodidatta, suona il sax, la chitarra e canta. Ha iniziato a
suonare nel 1973, seguendo numerosi e differenti generi musicali: folk-rock
e jazz, punk e avant-garde rock; sia in gruppo sia
come solo-act, si è esibito in centinaia di spettacoli in Italia e in
molti paesi europei [Germania, Svizzera, Spagna, Norvegia, Francia,
Danimarca, Gran Bretagna...].
La sua carriera musicale si è sviluppata all'interno della scena
indipendente e underground, ma non di meno è stata recensita e
apprezzata da tutta la critica musicale; è stato considerato un
influente song-writer fin dal suo ruolo centrale nella scena italiana
come fondatore dei Franti,
dell'etichetta Blu Bus e per il lavoro triennale con i Kina,
una delle punk band italiane più note, oltre alle esperienze con Orsi
Lucille ed Environs.
In
collaborazione con Lalli,
la cantante dei Franti, ha dato vita a numerosi progetti come Ishi
e Howth Caste: questi ultimi hanno aperto per i Sonic Youth
a Milano nell'estate del 1998 [da qui la grande passione di Thurston
Moore per il nostro] e hanno suonato con i Judas2, formazione
di ex-Crass; il loro secondo album è stato pubblicato in vinile in USA
e il terzo è in uscita.
Nel 1995, in duo con il pianista Claudio Villiot, Stefano
Giaccone ha presentato in tour e pubblicato il jazz-reading "Corpi
Sparsi". Questo gli ha dato l'opportunità di lavorare per due
anni in "Addio papà respiro", spettacolo del Teatro
Elfo di Milano, dedicato allo scomparso Allen Ginsberg, poeta
della Beat Generation.
"Nel
cuore della bestia" è il titolo del libro scritto a
quattro mani con Marco Pandin nel 1996 per le Edizioni Zero in
Condotta di Milano. E' un testo fondamentale per capire, come recita il
sottotitolo, le storie personali nel mondo della musica bastarda:
"Il mondo dell'autoproduzione musicale degli anni Ottanta era ricco
di così tante idee, di così innumerevoli e mutevoli sfaccettature e,
soprattutto, si poneva così polemicamente e violentemente in rottura
con la società e le forme d'espressione culturali ad essa contemporanee
da risultare un fenomeno sfuggente, ostico a classificazioni ed
interpretazioni anche a chi lo ha in qualche modo vissuto".
Stefano
ha pubblicato da poco "Una canzone senza finale",
dedicato ai cantautori italiani, insieme al musicista e arrangiatore Mario
Congiu [BamdaManera, Lalli] col quale aveva già lavorato per
l'album "Come fiori in mare", tributo a Luigi Tenco.
E' stato pubblicato anche un tributo, curato da Marco Pandin, a Fabrizio
DeAndrè, che conterrà un brano di Gatto Ciliegia Contro Il Grande
Freddo con Stefano Giaccone alla voce.
La sua collaborazione con Dylan Fowler ha dato vita a un nuovo
work-in-progress, un reading musicale, "Portraits",
basato sull'opera di Edwin Muir e Cesare Pavese. "Portraits"
è stato eseguito al Festival Pavia-Performance-Poesia e al Festival di
Letteratura organizzato da Peter Florence, in Hay-on-Wye [Herefordshire].
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