GIOVEDI 2 MARZO
ore 22
Daniele
Brusaschetto
...cantautorato
per palati fini e per sconvolgimenti dell'anima
Non certo noto nello stivale, Daniele
Brusaschetto da Torino, è un artista più noto all'estero che
in madre patria.
Il suo cantautorato è ostico, ma
tremendamente affascinante nella costruzione. Musica per palati
ultrafini che non si fermano ad un primo ascoltano ma che
cercano di interpretare i suoni ed il talento del nostro. Se non
erro trattasi del quinto album ufficiale, il primo con
produzione tutta italiana, di un percorso che parte dal 1997.
Numeri alla mano sembra difficile non essersi accorti della
talentuosa scrittura musicale di Daniele, abilissimo
nell'accostamento di strumenti, suoni, elettronica ed idee. C'è
del rock, dell'indie rumoroso, dell'industrial, del math, del
lo-fi e qualche atmosfera claustrofobia tra il dark ed
addirittura il metal. Belle anche le poesie sofisticate proposte
nei testi ed eseguite con una voce pop non troppo equilibrata,
in ogni modo sincera. A sorprendere sono soprattutto le
intuizioni strumentali, fisiche e dall'infinito gusto, ostiche
certo, ma affascinanti ad aver pazienza. Sentori soprattutto di
Battiato, in talune idee e nei testi, danno il tocco
cantautoriale necessario all'ascolto producendo vere perle come
"Dicetecelo", "Ciao Bellissima",
"Criptico" e la conclusiva e strumentale "Stella
Stellina". Con "Mezza Luna Piena" Daniele
Brusaschetto conferma di essere un cantautore completo e
meritevole di attenzione, anche e soprattutto in Italia.
Fabio Igor Tosi
per maggiori
info:
Arci Joe's DJ Set...by
Cucca
SABATO 4 MARZO ore
22
Melt
in concerto unplugged
I
MELT Immaginate il punto d’incontro fra la
melodia del pop britannico e il rumore dell’indie rock
americano e annaffiate il tutto col Belpaese. Difficile
trovare una definizione precisa, se non quella di una
forte ricerca melodica che si sposa con lancinanti
scosse di feedback elettrico, il tutto suonato al
massimo volume possibile. Come unire indisturbati
Beatles, Dinosaur Jr., Nirvana, Pixies, il punk, il rock
di Seattle, il college rock. Poi c'è da spiegare che I
Melt sono italiani (Vicenza) e cantano in italiano,
quindi oltre ai riferimenti ed alle influenze d'oltre
manica e d'oltre oceano ci sono anche i riferimenti
nostrani: gli stessi Tre Allegri Ragazzi Morti, i
Derozer, i Punkreas... e poi il disco è prodotto da
Giorgio Canali, una parte di storia del rock italiano.
Ma l'unico modo per capire di cosa si tratta è
ascoltare il disco, poiché I Melt sono partiti dal punk
ma sono giunti ad una originale miscela di rock e glam,
con canzoni orecchiabili che raccontano storie di tutti
i giorni con quel pizzico di surreale che le rende
straordinarie.
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