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Al MIA di Rimini “Parma Food Experience”:
il dolce vento della trasgressione spira sulla qualità
36a edizione, dal 4 al 7 febbraio 2006
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La location è sinonimo di
divertimento, di relax vacanziero, ma anche di banco di prova delle nuove
tendenze giovanili.
E non solo, a giudicare dalla tipologia del pubblico che ad ogni edizione
affolla il MIA, Mostra Internazionale dell’Alimentazione di Rimini
(99.300 operatori professionali nel 2005).
Alla 36a edizione, dal 4 al 7 febbraio 2006, si parlerà più che mai
parmigiano: Parma Food Experience, lo Show Food destinato a ravvivare
l’immagine della stagione enogastronomica parmense, incontra la new
generation.
Quella che fa tendenza, che determina in gran parte e in brevissimo tempo
la rivoluzione dei gusti e il conseguente adeguamento dell’offerta. Ne
fa fede il successone di “Pianeta Birra”, per citare un solo esempio,
che ha attratto lo scorso anno un esercito di giovani di entrambi i
sessi.
Gli imprenditori, anima e volano di Parma Food Experience, hanno
selezionato per il Mia i migliori prodotti del capoluogo marialuigiano
creando accostamenti innovativi tra nuove tendenze e tradizione
consolidata.
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L’esperienza di Rimini legherà
il mondo frequentato dai giovani (dai wine bar alle varie tipologie di
ritrovi per lunch e brunch) con quello del dinamismo imprendioriale
parmense che propone delizie come una straordinaria scaglia di
Parmigiano Reggiano del Consorzio di Produttori “La Rocca”
nobilitata da un blasonato Lambrusco Terre Verdiane delle Cantine Ceci,
oppure Culatello e Salame Gentile della Fattoria di Parma che va a nozze
con un regale Otello Nero di Lambrusco, sempre di Ceci, che qualche mese
fa si è guadagnato la palma di miglior vino della sua tipologia durante
una splendida serata nella capitale, aggiungendo titolo a titolo (il
lambrusco più premiato del 2005!).
Per non parlare di “Tre di Terre
Verdiane”, l’ultimo nato della linea Ceci (ormai bisogna chiamarla
così, usando la terminologia dei grandi stilisti italiani), da uve
Malvasia Sauvignon e Pinot Nero, che sembra fatto apposta per “Il Re
delle Nebbie”, il culatello artigianale con 24 mesi di stagionatura,
della Fattoria di Parma. Oppure gli irresistibili ciccioli
dell’Azienda Cattini “maritati” al Sauvignon Colli di Parma
Otello.
La diffusione di questi gioielli enogastronimici sarà affidata, grazie
ad un accordo con 20 dei locali più trendy della Riviera romagnola, a
discoteche, stabilimenti balneari, ristoranti e wine bar, a iniziative
promozionali a tema Parma Food Experience. Un percorso dinamico e
guidato che all’esperienza sensoriale soggettiva della qualità
parmigiana abbini la conoscenza delle tecniche produttive (leggi:qualità)
e della storia imprenditoriale delle aziende produttrici. La prima
avventura itinerante di Show Food tra sapori, profumi e un tocco di
trasgressione alla moda della “Riviera”.
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