“ANNIVERSARI DI OGGI”
* Selezione di anniversari, ricorrenze, eventi e personaggi legati alla
giornata *
Foglio settimanale di ADE SpA Parma - Anno 3 - N.47 -
Esce la Domenica - Edizione del: 26 NOVEMBRE
Santi del Giorno:
Cristo Re dell’Universo, Sant'Alipio anacoreta, Sant'Amatore di Autun
vescovo, San Banban di Lethglenn vescovo, San Bellino di Padova vescovo,
San Corrado di Costanza vescovo, San Leonardo da Porto Maurizio, Sante
Magnanzia e Massima, San Silvestro Guzzolini abate, San Siricio Papa,
Sant'Umile confessore, Beata Delfina di Signe Vedova, San Domenico
Nguyen Van Xuyen Martire, Beata Gaetana Sterni (1), Beato Giacomo
Alberione Sacerdote, Beato Ponzio di Faucigny Abate.
Eventi:
1778: Nelle Isole Hawaii, il Capitano James Cook diventa il primo
europeo a scoprire Maui. 1862: Charles Dodgson (meglio noto come Lewis
Carroll) invia il manoscritto di “Le avventure di Alice nel paese
delle meraviglie” ad Alice Liddell. 1942: Prima del film Casablanca
all'Hollywood Theater di New York. 1949: L'assemblea costituente indiana
adotta la costituzione dell'India. 1980: Iniziano le riprese del film
Gandhi 1998: Tony Blair il primo Primo Ministro del Regno Unito a tenere
un discorso nel parlamento della repubblica d'Irlanda. 2003: Ultimo volo
di un Concorde.
Nati:
1894: Norbert Wiener, matematico, fondatore della Cibernetica († 1964)
1912: Eugène Ionesco, autore teatrale romeno († 1994)
1922: Charles M. Schulz, fumettista statunitense († 2000)
1939: Tina Turner, cantante ed attrice
Morti:
1504: Isabella I di Castiglia, regina di Castiglia e Aragona (2)
1956: Tommy Dorsey, musicista statunitense (n. 1905)
1959: Albert Ketèlbey, compositore britannico (n. 1875)
1963: Amelita Galli-Curci, cantante d'opera
(1) Beata Gaetana Sterni
(Cassola VI: 26 giugno 1827 - Bassano del Grappa VI: 26 novembre 1889)
Gaetana Sterni vive tutta la
vita a Bassano del Grappa, antica e ridente città della provincia
di Vicenza. Vi giunge con la famiglia, a 8 anni, dalla vicina
Cassola, dove è nata il 26 giugno 1827. Il padre Giovanni Battista
Sterni vive agiatamente con la moglie Giovanna Chiuppani e i loro sei
figli. Nel 1835 si trasferisce con la famiglia a Bassano. In breve però
una serie di vicende cambia drasticamente le condizioni della famiglia
di Gaetana. Infatti, muore a 18 anni Margherita, la sorella maggiore e,
in seguito a penosissima malattia, muore anche il padre, mentre il
fratello Francesco, per fare l’attore, lascia la casa e la famiglia in
situazioni economiche critiche. Questi fatti segnano la Sua esistenza
dovendo condividere con la madre i molti problemi della vita quotidiana.
Di leggiadre sembianze e rara avvenenza è ricca di fascino, e colpisce
un giovane imprenditore, vedovo con tre figli che chiede di
sposarla.
Dopo una valutazione consapevole dei suoi sentimenti e delle
responsabilità che si assume, superando l’opposizione del tutore,
Gaetana accetta la proposta di Liberale Conte. La giovane sposa che non
ha ancora 16 anni, entra nella nuova casa e la riempie con la sua
vitalità; ridà serenità e gioia al marito e ai tre bambini che la
amano come madre. Quando sa di aspettare un figlio, la felicità della
coppia è completa.
Mentre prega una premonizione sulla imminente morte del marito turba
Gaetana, la quale si sente “morire dal crepacuore” all’idea di
perdere colui che le è “più caro della vita”. Il presentimento
purtroppo si avvera e Liberale, nel pieno della giovinezza e della
salute, dopo un breve malore, muore. La giovanissima sposa vive ore di
terribile angoscia per la perdita del marito, che amava più di se
stessa, per il dolore dei figli un’altra volta orfani e per il suo
bambino che mai conoscerà il proprio padre. E’ sconvolta dal dolore
ma quando rientra in se stessa ricorda la premonizione avuta e ciò che
ha sperimentato. Si riaffida al Signore, mettendo in Lui con fiducia
tutta la sua vita. Però anche il bambino di Gaetana muore alcuni giorni
dopo la nascita. Iniziano anni di amara vedovanza. A diciannove anni
ritorna da sua madre.
Nonostante questa prova, dimentica di sé, aiuta i bambini ad accettare
il duro distacco. La sofferenza non la inasprisce, la sua naturale
sensibilità diviene presenza, capacità di misericordia e
solidarietà.
Non ha mai pensato a farsi religiosa e guardando al suo futuro, prega
affinché il Signore le faccia conoscere qual’è lo sposo che Dio le
ha destinato. Ma proprio nella preghiera percepisce con chiarezza che
Dio vuole essere “l’unico Sposo dell’anima sua”. Chiede quindi
di entrare nel convento delle Canossiane di Bassano e viene accettata
come postulante. Vive in quella comunità cinque mesi felici, ma ancora
nella preghiera ha un’altra premonizione che la prepara alla morte
della mamma, avvenuta poi nel giro di alcuni giorni. Deve dunque
lasciare il convento e assumersi la responsabilità dei fratelli minori.
Per anni affronta difficoltà, malattie familiari, dispiaceri e
ristrettezze economiche. Nonostante tutto riesce a darsi un metodo di
vita che la impegna spiritualmente. Con umile disponibilità si fa
sempre più attenta a ciò che Dio le chiede nell’intimo del cuore, ma
anche attraverso gli avvenimenti e i bisogni dei poveri della sua
città.
Ha 26 anni quando finalmente libera da impegni familiari può disporre
di sé. Nel 1853, “solo per fare la volontà di Dio”, Gaetana entra
in questo Ospizio di mendicità che accoglie in condizioni miserabili
115 ospiti “per la massima parte vittime del disordine e del vizio”
per cui vi trova “disordini e abusi quasi di ogni genere”.
Vi rimane per 36 anni fino alla morte e impegna in questo ministero
tutta se stessa con infaticabile carità. Nelle veglie al letto di
moribondi, nei servizi più umili ai malati e ai vecchi, tratta tutti
con l’abnegazione, la soavità e dolcezza proprie di chi nei poveri
serve il Signore. E’ animata da una grande confidenza in Dio, dal
desiderio di essere Sua e di compiacerlo in tutto. A 33 anni, con il
consenso del suo confessore don Simonetti fa voto di intera donazione di
se stessa a Dio, “disposta ad accettare qualunque cosa il Signore
possa disporre per lei”.
Con illimitata fiducia si abbandona nelle mani di Dio, “debole
strumento di cui Egli si serve per i suoi disegni”. Attribuisce alla
sola Provvidenza la nascita della congregazione che avviene nella
semplicità e nel nascondimento con la professione delle prime due
compagne nel 1865.
Come lei, le prime compagne animate dal medesimo spirito si consacrano
alla volontà di Dio e si dedicano a servire i poveri del Ricovero e il
prossimo bisognoso, specialmente con l’assistenza degli ammalati a
domicilio e con altre opere di carità secondo i bisogni particolari che
insorgono. Il Vescovo di Vicenza approva le prime regole della
congregazione nel 1875.
Gaetana muore il 26 novembre 1889 amorosamente assistita dalle sue
figlie e venerata dai suoi concittadini. Le sue spoglie mortali sono
venerate nella Casa Madre. Dall’inizio le comunità si sono
moltiplicate e la congregazione è diffusa oggi in Europa, America,
Africa.
(2) Isabella di Castiglia
(Madrigal de las Altas Torres, 22 aprile 1451 - Medina del Campo, 26
novembre 1504)
Isabella di Castiglia, nota
anche come "Isabella la Cattolica" è stata regina di
Castiglia.Figlia di Giovanni II di Castiglia e della sua seconda moglie
Isabella del Portogallo. Alla morte del padre occupò il trono il suo
fratellastro, Enrico IV, che nel 1474 la nominò ereditaria dei suoi
domini.
I pretendenti alla mano di Isabella erano Alfonso V di Portogallo e il
cugino Ferdinando, figlio di Giovanni II di Aragona e di Giovanna
Enriquez de Trastàmara.
Innamoratasi del secondo, il 19 ottobre 1469, senza aspettare che Enrico
IV decidesse quali dei due essa dovesse sposare, Isabella e Ferdinando
si sposarono di nascosto. Irritato dal fatto che il matrimonio venne
celebrato senza il suo assenso Enrico IV diseredò Isabella e nominò
erede al trono sua figlia Giovanna, nata dal secondo matrimonio con la
seconda moglie, Giovanna di Portogallo. Questa decisione diede origine a
una serie di conflitti tra coloro che sostenevano Giovanna e tra coloro
che sostenevano Isabella. Alla morte improvvisa di Enrico IV si scatenò
tra questi due partiti una vera e propria guerra di successione che
terminò il 13 dicembre 1474 quando Isabella venne riconosciuta
legittima regina di Castiglia, poiché si scoprì che la sua rivale non
era figlia di Enrico IV, bensì dell'amante di sua moglie (Giovanna
venne dunque soprannominata la Beltraneja, ovvero
"l'illegittima".)
L'insediamento sul trono avvenne quel giorno a Segovia, Ferdinando era
assente ma al suo ritorno Isabella reclamò i suoi diritti sulla corona
di Castiglia. Nel 1475 con il concordato di Segovia si decideva che
Isabella poteva esercitare il suo potere regale in Castiglia ma non in
Aragona e Ferdinando, viceversa, solo in Aragona. I governi dei due
Stati erano dunque separati.
Intanto Alfonso V di Portogallo
aveva accettato la mano di Giovanna figlia di Enrico IV e sfruttando gli
ormai presunti diritti di successione della moglie, invase militarmente
la Castiglia per unirla al Portogallo. Ferdinando aveva a disposizione
un misero esercito che però la moglie riuscì ad aumentare, chiese
aiuto ai nobili, ai conventi e alle abbazie, ognuno dava ciò che
poteva. I due eserciti si scontrarono alla piana del Toro il 14 febbraio
1476; una battaglia tremenda che vide vincere l’esercito di
Ferdinando. La Castiglia era libera, Alfonso V si ritirò e alla sua
morte Giovanna si ritirò in convento a Coimbra dove morì nel 1530.
Finite così le lotte intestine in Castiglia, Isabella e Ferdinando
strapparono “chicco a chicco” le terre iberiche che erano ancora
sotto il dominio arabo, dando origine allo Stato Moderno nel 1481,
quando i governi vennero congiunti. Insieme ai territori della penisola
possedevano le Baleari, la Sicilia e la Sardegna.
Attuarono riforme nella nobiltà, nel clero e nella giustizia; ogni
regione era presieduta dalle cortes, sorte di parlamenti che votavano
leggi che venivano approvate o meno dai regnanti. Isabella fu molto
interessata alle idee di Cristoforo Colombo, al quale diede modo di
attuarle: dopo la scoperta dell'America Isabella si preoccupò di
cristianizzarla e di sfruttarne le risorse. (Il primo oro che arrivò
dalle Americhe venne regalato al Papa e ora si può ammirare in San
Pietro).
Grande preoccupazione dei regnanti fu la religione: la Santa
Inquisizione in Spagna dal 1478 fu posta sotto la loro giurisdizione e
il clero pure (si evitava così che gran parte delle rendite del clero
non finissero a Roma ma a Toledo, capitale prima di Madrid). L’azione
della Santa Inquisizione era diretta in particolar modo contro i
moriscos, cioè i musulmani rimasti e contro gli ebrei. Essi erano
obbligati a convertirsi o ad andarsene, chi si convertiva ma poi
professava la propria religione di nascosto veniva messo al rogo. Nel
1492 l’ultima roccaforte araba era Granada, dopo sei mesi di assedio
cadde e Isabella vi entrava vittoriosa con il crocifisso in mano (come
spesso viene rappresentata). Alessandro VI, il papa, conferì loro il
titolo di "re Cattolici". Isabella morì il 26 novembre 1504 a
Medina al Campo.
ADE: NOTIZIE IN BREVE:
* E’ a disposizione (gratis)
dei Visitatori di tutti i Cimiteri cittadini il terzo numero della
rivista ADE NEWS: chi desidera averne una copia può prelevarla
direttamente o richiederla ai portieri agli ingressi del Cimitero.
* Sempre gli ingressi è anche
disponibile il mese di Novembre del Calendario parmigiano di Ade/Parma-Nostra
e, da Venerdì prossimo, anche il mese di Dicembre.
* BREVE SOSTA. Nelle prossime
due Domeniche, 3 e 10 Dicembre, questo nostro giornalino settimanale “Anniversari
di Oggi” non uscirà. Il prossimo numero sarà come sempre agli
ingressi Domenica 17. E’ una breve sosta prima delle prossime,
impegnative Festività Natalizie.
26 Novembre (Thanks to: Santa
Sede, Santi e Beati, Wikipedia)
Buona Domenica a Voi e famiglie
da:
ADE SpA – CIMITERI DI PARMA
Luoghi della Memoria
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