Da "La Sapienza": "queste molecole,
somministrate così, sono pericolose".
Ajmone (Osservatorio Italiano Salute Mentale): "pericolose
leggerezze nell’operato dell’AIFA".
Castelbianco: "vogliono curare con psicofarmaci bambini sani".
Forasassi (avvocato cassazionista). "ci sono gli estremi legali, il
TAR deve intervenire,
perché le procedure dell’AIFA sono lacunose".
Roma – "Giù le Mani dai Bambini"® -
il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza in l’età
pediatrica, che consorzia 125 associazioni - muove contro il Ministero
della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco: Ieri è stato
depositato un ricorso con procedura d’urgenza al TAR del Lazio
chiedendo un provvedimento d’immediata sospensione della distribuzione
in commercio di Ritalin ® (metilfenidato, prodotto da Novartis) e
Strattera ® (atomoxetina, prodotto da Eli Lilly). E’ la prima volta
che una Onlus italiana si oppone ad una delibera d’introduzione in
commercio di uno psicofarmaco. "Non temiamo questo confronto,
perché ricorrendo al TAR ci schieriamo a favore degli interessi dei
bambini italiani – ha dichiarato Luca Poma, portavoce
nazionale di "Giù le Mani dai Bambini" – mentre l’AIFA
continua con quest’approccio lacunoso e scientificamente discutibile a
fare di fatto gli interessi delle case farmaceutiche, le quali trarranno
grande beneficio dall’introduzione in commercio anche in Italia di
questi potenti psicofarmaci. Il nostro desiderio non è che queste
molecole non siano disponibili – ha concluso Poma - bensì che i
protocolli che ne regolano la somministrazione siano davvero sicuri ed a
prova di abuso: così non è, ed all’AIFA lo sanno bene, ma
continuano a fare orecchie da mercante". Il Prof. Claudio Ajmone,
dell’Osservatorio Italiano per la Salute Mentale, ha dichiarato:
"queste molecole, per come verranno somministrate, sono
pericolose per la salute dei bambini: sopprimono un sintomo, ma a
fronte di rischi gravissimi". Federico Bianchi di Castelbianco,
noto psicoterapeuta dell’età evolutiva, dichiara: "con questi
protocolli, nella migliore delle ipotesi andranno a sedare dei sintomi
di bambini con disagi del comportamento, non risolvendo però alcun
problema vero, e nella peggiore delle ipotesi interverranno su
bambini sani che non hanno alcun bisogno di queste terapie, con esiti
ovviamente disastrosi".
Dall’Università di Roma "La
Sapienza" commenta Emilia Costa (1^ Cattedra di Psichiatria):
" le procedure di diagnosi per come vengono proposte sono del tutto
carenti, ed inoltre il dibattito in seno alla comunità scientifica
sull’origine e sull’esistenza di queste sindromi è ancora aperto, e
l’approccio è estremamente prudente: non si comprende come i
funzionari del Ministero possano sostituirsi a buona parte della classe
medica decidendo loro cosa è opportuno e cosa no per la salute dei
bambini". Dario Forasassi, a capo del team di legali che ha
predisposto il ricorso, conclude: "gli estremi per una pronuncia
del TAR ci sono tutti: per statuto, l’Agenzia Italiana del Farmaco
deve tutelare il diritto alla salute pubblica, e con questa delibera non
lo tutela affatto". Il ricorso al TAR verrà presentato ai
giornalisti alla Sascha Hall di Firenze sabato 05/05 h 10:30 a
margine di un convegno per la presentazione del libro "Giù
le Mani dai Bambini: dalla salute dei bambini al marketing del
farmaco".
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