BAMBINI
E PSICOFARMACI, LEGGE RESTRITTIVA
APPROVATA IN PIEMONTE.
STOP
AI TEST PSICHIATRICI NELLE SCUOLE: FIORONI TACE.
Prosegue
l’’assordante silenzio’ del Ministro Fioroni, mentre viene
approvata in Piemonte la prima legge Italiana sull’iperattività degli
bambini ed adolescenti: stop a test psichiatrici nelle scuole, stop alla
somministrazione di psicofarmaci senza consenso informato e consapevole
dei genitori, impegno a favorire l’accesso alle terapie non
farmacologiche. “Un interessantissimo precedente legislativo –
ha commentato Luca Poma, portavoce di ‘Giù le Mani dai Bambini®’
– che non limita il medico nell’esercizio della sua funzione ma
pone seri paletti all’uso disinvolto di psicofarmaci sui minori.
Peccato che il livello nazionale dell’istruzione pubblica continui a
disinteressarsi del problema”
Torino
– E’ giunta al capolinea la prima legge regionale che pone sotto
stretto controllo sul territorio il fenomeno dell’ADHD, la sindrome
dei bambini troppo distratti ed irrequieti: è stata approvata ieri a
larga maggioranza in Consiglio Regionale del Piemonte, su proposta
del Consigliere Gianluca Vignale e del Presidente del Consiglio Davide
Gariglio. La legge – che colma a livello locale un vuoto
normativo sul quale era stato inutilmente chiamato a pronunciarsi
mediante una circolare nazionale il Ministro della Pubblica Istruzione
Giuseppe Fioroni - si basa su alcuni punti fermi estremamente
chiari: l’obbligo in caso di somministrazione di psicofarmaci
ai bambini di raccolta - a cura del medico - di un consenso informato
veramente consapevole da parte dei genitori, che dovranno essere
informati su ogni tipo di rischio afferente la terapia farmacologia
proposta, con particolare riguardo alla possibilità di accedere a
terapie alternative non a base di psicofarmaci; in secondo luogo, il
riconoscimento della libertà di coscienza del medico che decide di non
prescrivere psicofarmaci al minore, medico che non potrà quindi venir
sottoposto a censura professionale di alcun tipo; importante anche il
divieto di somministrare nelle scuole ‘test psichiatrici’,
|
dal
momento che l’istituzione Piemontese ha individuato negli screening ad
ampio raggio della popolazione scolastica un rischio di sollecitazione
indiretta al consumo di queste molecole psicoattive, in quanto in tutti
i paesi dove tali screening sono stati effettuati si è poi assistito ad
un aumento delle vendite di psicofarmaci per l’età pediatrica, senza
trovare una reale corrispondenza nel numero di bambini davvero malati;
infine, l’obbligo per l’Assessorato alla Sanità di monitorare
rigidamente le terapie sui minori a base di psicofarmaci, anche mediante
una Commissione che includerà associazioni di settore qualificate ad
esprimere pareri su queste tematiche. “Una legge innovativa –
ha commentato Luca Poma, portavoce nazionale di ‘Giù le Mani dai
Bambini®’, prima campagna italiana per la farmacovigilanza in età
pediatrica – perché pur non ‘mettendo il bavaglio al medico’ istituisce
dei principi rigidi di controllo a tutto favore dei cittadini e dei
piccoli pazienti: i testi psichiatrici potranno essere somministrati
solo nelle strutture sanitarie pubbliche, com’è giusto per evitare
l’impropria trasformazione della scuola in anticamera dell’ASL,
fenomeno al quale assistiamo con sempre maggior frequenza in Italia.
Avevamo sollecitato in più occasioni il Ministero della Pubblica
Istruzione ad intervenire con una circolare nazionale, e con spirito
collaborativo già da oltre un anno avevamo messo i nostri esperti a
loro completa disposizione – conclude Poma – ma
probabilmente questa tematica non rientra tra le priorità di governo
del Ministro Fioroni: fortunatamente, la Regione Piemonte con
questa legge – approvata in modo assolutamente ‘bipartisan’ - ha
dato un segnale forte in direzione della miglior tutela della salute dei
bambini”. Soddisfazione è stata espressa anche dai primi
firmatari della legge: “Non
si può speculare sulla salute mentale dei nostri bambini –
aveva dichiarato Gianluca Vignale, primo firmatario della Legge
– e come padre di due figli rabbrividisco al solo pensiero che un
giorno qualcuno possa prescrivergli psicofarmaci sulla base di test
riduttivi come quelli usati per diagnosticare l’iperattività”
Per
media relations: 337/415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org
|