COMUNICATO
STAMPA DEL 06/04/07
Cifre-truffa
per gli psicofarmaci ai bambini: implicato il Ministero?
In cura 30.000 bambini in Lombardia. Nuovo “warning” dagli USA:
queste molecole quintuplicano il rischio ictus.
Artificiosamente
ridotte le cifre dei minori potenzialmente destinatari di terapie a base
di psicofarmaci (dal 4% allo 0,8%) così da rassicurare il Parlamento ed
ottenere il via libera politico all’immissione in commercio, ora
le cifre riprendono a salire: nella sola Lombardia, sarebbero oltre
30.000 i bambini “malati”, dei quali 10.000 da sedare con le
contestate “pillole dell’obbedienza”. L’ISS smentisce, gli
esperti dell’AIFA al contrario confermano, mentre dagli USA provengono
nuovi dati allarmanti sulle molecole psicostimolanti: quintuplicano gli
ictus.
Milano
– Una nota stampa di ieri informa la cittadinanza che i minori con
turbe del comportamento patologiche in Lombardia sarebbero ben
trentamila solo per l’iperattività (esclusa quindi la depressione e
gli altri vari disagi), dei quali almeno diecimila con “patologia
severa”, che in base ai protocolli terapeutici recentemente approvati
verranno indirizzati sulla terapia a base di psicofarmaci, potenti
derivati dell’anfetamina. “Ecco che finisce il valzer
dell’ipocrisia – denuncia Luca Poma, portavoce nazionale di
“Giù le Mani dai Bambini”®, il più rappresentativo comitato per
la farmacovigilanza per l’età pediatrica in Italia – avevano
ridotto i casi di bambini da trattare in Italia con un colpo di
bacchetta magica, dal 4% allo 0,8%, così da tranquillizzare
l’opinione pubblica e soprattutto i Parlamentari impegnati in questo
delicato dibattito, e - ora che hanno ottenuto l’ok alla
commercializzazione - le cifre tornano a salire: più di 10.000
bambini sotto psicofarmaci in Lombardia in brevissimo tempo.
Alcuni
addetti ai lavori erano scettici, quando noi esprimevamo preoccupazione:
questa è la prova che avevamo ragione. Ora dovremo attendere la
medicalizzazione dei bambini dell’intera nazione, oppure c’è
qualche speranza che la classe politica intervenga?”. Il dottor
Pietro Panei - responsabile del progetto ADHD per l’Istituto Superiore
di Sanità - non ha confermato queste cifre, mentre la conferma è
arrivata dal dott. Dante Besana, del comitato tecnico-scientifico
dell’Agenzia Italiana del Farmaco. “E’ la solita storia - prosegue
Poma - il braccio destro non sa cosa dice il sinistro, e in mezzo ci
sono i nostri bambini, che ne patiscono le conseguenze. Continuano a
prendere in giro l’opinione pubblica: c’è una strategia chiara,
quello che vogliono è medicalizzare i disagi di un’intera
generazione”. Inoltre, è di ieri la notizia di una nuova
ricerca dell’Università del Texas, che confermerebbe la
quintuplicazione del rischio ictus per chi assume sostanze
psicostimolanti per lungo periodo. “Hanno esaminato oltre 3 milioni
di schede di pazienti per arrivare a questo risultato, Archives
of General Psychiatry è una delle riviste scientifiche più autorevoli
al mondo, e questi rischi sono già stati evidenziati anche dalla Food
and Drug Administration USA
– conclude Poma – perché queste sostanze incrementano
la pressione arteriosa e favoriscono anche nei bambini e nei ragazzi
l’ictus, per lo spasmo delle pareti dei vasi sanguigni: ma
in Italia al Ministero paiono convinti che valga la pena somministrarli.
I problemi non tarderanno ad emergere, e questi signori si assumeranno
le proprie responsabilità - morali, legali e finanziarie - dinnanzi
alle famiglie del nostro paese”.
Per
info media contattare 337/415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org
Luca Yuri Toselli - coordinatore operativo
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