COMUNICATO STAMPA
MSF denuncia
l’ipocrisia del G8:
da una parte promette fondi per la
lotta alle pandemie in africa
dall’altra rende i farmaci sempre più
costosi
Heiligendamm, 8 giugno 2007 – I
leader del G8 riuniti in Germania hanno annunciato oggi la volontà di
intensificare gli sforzi per la lotta alle pandemie in Africa,
promettendo 60 miliardi di dollari nei prossimi anni. Secondo
l’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF)
– ammesso che la promessa venga mantenuta – l’efficacia di questi
fondi aggiuntivi sarà gravemente compromessa dalla contemporanea scelta
di mantenere artificialmente alti i prezzi dei farmaci tramite il
rafforzamento della proprietà intellettuale.
“Le decisioni del G8 – spiega il
direttore di MSF-Italia, Kostas Moschochoritis – appaiono
contraddittorie e in malafede: da una parte si promettono più fondi per
la lotta ad Aids, Malaria e Tubercolosi, ma dall’altra si impone ai
paesi emergenti di rafforzare i brevetti sui farmaci con l’inevitabile
risultato che le cure salva-vita avranno prezzi inaccessibili per
milioni di persone. Che senso ha aumentare i fondi se contemporaneamente
si fanno lievitare i prezzi?”.
L’annuncio dello stanziamento di 60
miliardi è stato infatti preceduto da una decisione meno pubblicizzata,
che mira a imporre ai Paesi emergenti limiti più stringenti alla
produzione di farmaci in grado di fare concorrenza a quelli delle
multinazionali occidentali. Paesi come l’India, il Brasile e la
Tailandia sono importanti produttori di versioni generiche di alcuni
farmaci essenziali ampiamente utilizzati nei paesi in via di sviluppo.
Medici Senza Frontiere si prende cura di
oltre 80mila malati di Aids in oltre 30 Paesi: l’80% dei farmaci
utilizzati dall’associazione umanitaria sono prodotti in India. MSF
– come molte altre istituzioni - sceglie i farmaci indiani perché la
loro qualità è certificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) e hanno costi molto più contenuti rispetto a quelli delle
multinazionali.
Sebbene India, Brasile e Tailandia producano
questi farmaci nel rispetto delle regole internazionali sul commercio,
questi Paesi sono oggetto di pesanti ritorsioni commerciali e di azioni
legali da parte delle Big Pharma. Ora il G8 di Heiligendamm ha deciso di
creare un nuovo meccanismo per rafforzare ancora di più i brevetti nei
Paesi emergenti, a tutto vantaggio dei profitti delle grandi
multinazionali e a danno della salute di milioni di persone nel
mondo.
I leader del G8 affermano che il
rafforzamento della protezione della proprietà intellettuale è uno
strumento essenziale per rilanciare l’innovazione e la ricerca anche a
vantaggio dei paesi più poveri. “Lo studio dell’OMS
dell’aprile 2006
http://www.who.int/intellectualproperty/en/
ha svelato l’infondatezza di questa convinzione, dimostrando che i
brevetti non sono in grado di stimolare la ricerca su quelle malattie
che colpiscono soprattutto i più poveri. Gli investimenti vanno
inevitabilmente allo studio delle malattie che colpiscono soprattutto i
Paesi industrializzati per le quali c’è un mercato remunerativo”, spiega
ancora Moschochoritis. “La scelta del G8 di aprire un tavolo
separato di trattativa con 5 Paesi emergenti è ancora più grave
perché esclude i Paesi più poveri e mina l’efficacia del gruppo di
lavoro multilaterale recentemente creato dall’OMS per trovare nuove
soluzioni alla mancanza di farmaci per i Paesi in via di sviluppo”.
Per maggiori informazioni
contattare: Ufficio Stampa Medici Senza Frontiere – Italia -
06/4486921 – 335/8489761
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