Bangladesh, a 20 giorni
dal ciclone l’accesso all’acqua potabile rimane una delle
principali priorità
MSF continua a fornire
assistenza alle vittime del ciclone nelle zone più isolate
Dacca / Roma, 6 dicembre 2007
– In alcune delle zone colpite dal ciclone che si è abbattuto sul
Bangladesh il 15 novembre è allarme per la mancanza di acqua potabile,
secondo gli operatori di Medici Senza Frontiere presenti sul luogo del
disastro. Il ciclone Sidr ha ucciso oltre 3mila persone, lasciandone
centinaia di migliaia senza una casa.
Due cliniche mobili di MSF stanno offrendo
assistenza medica alle vittime nella zona di Mathbaria, nella zona
meridionale del distretto di Pirojbur, e altre inizieranno presto le
attività. Le equipe di MSF hanno effettuato oltre 350 consultazioni
fino a oggi, nei due villaggi di Sapelzehat (45mila abitanti) e Betemore
(28mila abitanti) e nei loro dintorni.
Le equipe mediche hanno curato casi di
diarrea, infezioni respiratorie, infezioni agli occhi e alla pelle, e
ferite aperte minori. “Molte ferite da trauma sono il risultato di
tetti di lamiera che si sono staccati dalle case e di alberi che sono
caduti. Poiché le persone non hanno ricevuto nessuna assistenza medica
fino a ora, molte delle ferite sono infette”, afferma il dottor
Unni Karunakara, la cui equipe sta anche distribuendo coperte e sapone. “Le
persone che abbiamo incontrato oggi a Kouchubaria sono disperate. Hanno
ricevuto pochissima assistenza poiché l’accesso al villaggio è
difficile”.
La mancanza di accesso all’acqua potabile
è una delle preoccupazioni principali. Detriti, alberi sradicati e
carcasse di animali hanno contaminato molte sorgenti di acqua. Il 2
dicembre, 30 dei 53 pazienti visitati da MSF soffrivano di diarrea e di
infezioni alle pelle dovute alla mancanza di acqua potabile. Oltre un
quarto dei pazienti curati da MSF fino a ora avevano problemi di
diarrea.
“Da quando è
passato il ciclone, l’intero villaggio si è ammalato”, spiega
Abdul Khaled, un abitante di Kouchubaria. “Non c’è acqua
potabile nei dintorni e non abbiamo altra scelta se non quella di bere
l’acqua del fiume o degli stagni vicini”.
Oltre alle cure mediche, MSF sta
distribuendo kit per garantire la potabilizzazione e la distribuzione
dell’acqua. Inoltre, MSF offre un sostegno tecnico all’ospedale di
Mathbaria per migliorare il trattamento dell’acqua e la gestione dei
rifiuti.
Nelle isole attorno a Galachipa nel
distretto di Patuakhali, dove molte persone hanno perso tutto durante la
tempesta, MSF continua a distribuire generi di prima necessità. Le
equipe di MSF hanno già distribuito oltre mille kit che includono
utensili per cucinare, coperte, contenitori per l’acqua e vestiti. Nei
prossimi giorni, anche con l’ausilio di motoscafi e pescherecci, MSF
distribuirà oltre 4mila kit di soccorso.
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