ANNIVERSARI DI OGGI 14 GENNAIO
Selezione
di anniversari, ricorrenze, eventi e personaggi legati alla giornata
Foglio
settimanale di ADE SpA Parma. Anno IV.N.4(133). Esce la Domenica
Santi
del Giorno:
Capodanno
ortodosso
e copto,
San Basilio il Grande per la Chiesa
Ortodossa, Sant'Engelmaro martire, San Felice da Nola confessore, San Fulgenzio di Astigi
vescovo, Santa Macrina l'Anziana,
Santa Nino, San Potito Adolescente,
San Saba, arcivescovo di Serbia,
San Dazio
Vescovo, Sant'
Eufrasio Vescovo, San
Firmino Vescovo, San
Glicerio Diacono e martire, Santi Monaci del Monte Sinai
e d’Egitto Martiri, Beato Oddone (Oddo) di
Novara Monaco, Beato
Odorico da Pordenone Sacerdote, Beato Pietro Donders
Redentorista (1), Venerabile
Alfonsa Clerici, Venerabile
Maria Diomira (Maria Teresa Serri).
Eventi:
1301: Andrea III d'Ungheria
muore, ponendo fine alla Dinastia Arpad. 1690:
A Norimberga
in Germania,
viene inventato il clarinetto.
1784:
Il Congresso degli Stati Uniti ratifica il Trattato di Parigi che sancisce la fine della
Guerra di indipendenza
americana. 1814:
La Danimarca
cede la Norvegia
alla Svezia.
1858: Un
repubblicano italiano, Felice Orsini, attenta alla vita di Napoleone III di Francia.
1900: La Tosca
di Giacomo Puccini viene rappresentata per la
prima volta a Roma.
1954: Marilyn
Monroe sposa Joe DiMaggio. 1968: La notte
tra il 14 ed il 15 gennaio, nella Sicilia
occidentale si verifica il terremoto del Belice.
1985: Martina Navratilova
vince il suo 100° torneo di tennis.
1990:
I
Simpson debuttano come serie regolare. 1994: Il
presidente statunitense Bill Clinton e quello russo Boris
Yeltsin firmano gli Accordi del Cremlino
che fermano il puntamento programmato dei missili nucleari.
Nati:
38
a.C.: Druso maggiore, politico e condottiero romano
(† 9
a.C.)
1507: Luca Longhi, pittore († 1580)
1841: Berthe
Morisot, pittrice francese († 1895)
1875: Albert
Schweitzer, medico (2)
1896: John
Dos Passos, scrittore († 1970)
1909: Joseph
Losey, regista, sceneggiatore († 1984)
1919: Giulio
Andreotti, politico italiano
1925: Yukio
Mishima, scrittore giapponese († 1970)
1931: Caterina Valente, cantante, attrice
1932: Antonio
Maspes, pistard italiano († 2000)
1941: Faye
Dunaway, attrice statunitense
Morti:
1898: Lewis
Carroll, scrittore e matematico britannico (n. 1832)
1957: Humphrey
Bogart, attore statunitense (n. 1899)
1977: Anthony
Eden, politico britannico (n. 1897)
1977:
Peter
Finch, attore (n. 1916)
1986: Donna
Reed, attrice (n. 1921)
1999: Jerzy
Grotowski, regista teatrale (n. 1933)
(1) Beato Pietro
Donders Redentorista
Tilburg,
Olanda, 27 ottobre 1805 - Batavia, Guyana Olandese, 14 gennaio 1887
Nacque
il 27 ottobre 1805 a Tilburg nell’olandese Brabante del Nord, figlio
di un tessitore di lana. A 32 anni venne ordinato sacerdote;
profondamente colpito dalle parole di San Paolo sul ministero
sacerdotale, nel 1842 lasciò l’Olanda per raggiungere la Guyana
olandese o Suriname, per lavorare poi tutta la vita nell’attività
apostolica a favore degli ultimi, compresi i lebbrosi.
Nel 1865 il Vicariato Apostolico della Guyana Olandese
(America del Sud) fu affidato alla Congregazione dei Redentoristi,
fondata da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e Padre Pietro Donders il
27 giugno 1867 emise i voti perpetui, ritornando tra i suoi amati
lebbrosi con cui già lavorava instancabilmente dal 1856.
Si
occupava altresì anche degli indiani e dei neri; il suo primo biografo
lo soprannominò “Nuovo apostolo dei neri, degli indiani e dei
lebbrosi”. Riguardo gli indiani ebbe il più grande successo con la
tribù degli Arrovacchi; nel 1873 scriveva lui stesso ai suoi superiori,
delle consolazioni ricevute dando la Prima Comunione a molti di loro e
che durante la sua visita effettuata nel mese di settembre e durata sei
giorni, tutti gli Arrovacchi lasciarono le loro occupazioni per non
perdere niente del suo insegnamento e delle sue istruzioni.
Lavorò
molto anche per i neri, che si trovavano in schiavitù (fu abolita in
Guyana solo nel 1863) dando loro una speciale cura; ma si dedicò anche
ai cosiddetti neri “selvatici” quelli cioè che portati
dall’Africa come gli altri, erano riusciti a fuggire dai padroni,
rifugiandosi negli immensi boschi e che conducevano una vita piena di
superstizioni, in completa amoralità e dediti a culti idolatrici.
Senza
trascurare naturalmente i bianchi, infatti dal 1842 al 1856 lavorò
anche nella capitale Paramaribo. Padre Pietro Donders si dedicò
soprattutto ai lebbrosi della colonia di Batavia, isolati ed emarginati,
fedele allo spirito della sua Congregazione che vuole occuparsi
preferibilmente delle anime più abbandonate.
La
sua vita interiore era intessuta dalla preghiera e dalla penitenza,
interrompeva spesso il sonno notturno per dedicare un’ora alla
preghiera in ginocchio davanti al tabernacolo; dormiva su un asse di
legno e usava la “disciplina” almeno una volta al giorno. La sua
carità verso il prossimo gli procurò già in vita la fama di santità.
Dopo
quasi 45 anni vissuti sotto il sole tropicale della Guyana Olandese, morì
a Batavia nella colonia dei lebbrosi il 14 gennaio 1887; la sua tomba si
trova attualmente nella cattedrale di Paramaribo. Il processo per la sua
beatificazione iniziò nel 1900 e si è concluso con la solenne
celebrazione di beatificazione da parte del papa Giovanni Paolo II il 23
maggio 1982.
(2) Albert Schweitzer
(Kaisersberg, 14
gennaio 1875
– Lambaréné,
4
settembre 1965)
Esponente
del pacifismo,
Nobel
per la pace,
medico, teologo, musicista e missionario tedesco. «Il primo passo
nell'evoluzione dell'etica
è un senso di solidarietà con altri essere umani» (A.Schweitzer)
Albert
Schweitzer nacque a Kaisersberg, nell'Alta Alsazia,
il 14
gennaio 1875.
Dopo gli studi classici e le lezioni di pianoforte, nell'ottobre del 1893 si trasferì
a Strasburgo
per studiare teologia e filosofia. In questi anni scoprì una passione
smodata per la musica classica e, in particolare, per Bach. Nel 1899 dopo aver
conseguito la laurea in filosofia fu nominato Vicario presso la
chiesa S. Nicolas di Strasburgo. Nel 1902 ottenne la cattedra di teologia
e, l'anno successivo, divenne preside della facoltà. Nel 1911 prese la
seconda laurea in medicina e si specializzò in malattie
tropicali.
Così
nel 1913, dopo aver
sposato Hélène Bresslau, si imbarcò per Lambaréné, città del Gabon
occidentale, accompagnato da numerose critiche da parte dei suoi
familiari. Nel 1914 Hélène e
Albert Schweitzer furono messi agli arresti domiciliari a causa della
loro nazionalità tedesca e, nel 1917, vennero deportati in Francia in un campo per
prigionieri civili a Garaison. Il 14
gennaio 1919
nacque Rhena, la loro unica figlia e, poche settimane dopo, fu
dichiarata la pace. Rimasero in Europa fino al 1924 ed in questo periodo Albert Schweitzer fu
chiamato in prestigiose università come quelle di Upsala, Zurigo e
Praga per una serie di conferenze. Tornato a Lambaréné, Schweitzer
ricostruì il proprio ospedale, distrutto dalla guerra, rientrando in
Europa saltuariamente per tenere conferenze o concerti d'organo.
Nel
1952 fu insignito
del Premio Nobel per la Pace con il cui ricavato
fece costruire il villaggio dei lebbrosi inaugurato l'anno successivo
con il nome di Village de la lumière (villaggio della luce). Il 4
settembre 1965
morì, poco dopo sua moglie, nel suo amato villaggio africano. Albert
Schweitzer fu, oltre che medico e filosofo, un abilissimo musicista.
L'amore per l'organo,
che suonò in maniera magistrale per tutta la vita, lo portò,
naturalmente, ad amare Bach. Questa passione
lo portò nel 1905
alla pubblicazione del suo primo libro, "J. S. Bach, il musicista
poeta", in cui analizzò le sue opere più importanti. La sua opera
teologica più importante fu, certamente, la "Storia della ricerca
sulla vita di Gesù"
(1906) in cui
interpretò il Nuovo Testamento alla luce del pensiero
escatologico di Cristo.
Non meno importante fu, però, l'altra opera teologica, pubblicata nel 1967 con il
titolo "Il regno di Dio e la cristianità delle origini". Ad
Albert Schweitzer si devono, inoltre, i due volumi della "Filosofia
della civiltà" (1923)
e l'autobiografia "La mia vita e il mio pensiero" (1931).
ADE: NOTIZIE IN BREVE:
*
E’ uscito nei giorni scorsi il giornalino “Anniversari di oggi”
dedicato al nostro Santo Patrono Sant’Ilario: chi desidera averlo può
richiederlo ai nostri portieri;
*
Sono ancora a disposizione (gratis) dei Visitatori di tutti i Cimiteri
cittadini le ultime copie del terzo numero della rivista ADE NEWS: chi
desidera averne una copia può prelevarla direttamente o richiederla ai
portieri agli ingressi del Cimitero. Sempre agli ingressi è anche
disponibile il mese di Gennaio del Calendario parmigiano di Ade /
Parma-Nostra;
*
In questi giorni sono iniziati i lavori nel cantiere per l’ampliamento
del Reparto San Pellegrino. Sono state assunte tutte le misure (di
sicurezza ed accessibilità) che permettono comunque di frequentare il
cimitero senza interruzioni o limitazioni. Comunque ci scusiamo fin
d’ora con i Visitatori per gli eventuali piccoli disagi che, come si
può immaginare, un cantiere di quell’importanza e dimensione potrebbe
comportare. Nel corso dei lavori seguiranno ulteriori informazioni ed
aggiornamenti;
*
Raccomandiamo nuovamente a chi, per ragioni straordinarie, dovesse
accedere al Cimitero con automobili o altri mezzi la scrupolosa
osservanza delle seguenti disposizioni:
>
Occorre esporre in modo ben
visibile il regolare permesso per invalidi o il contrassegno rilasciato
dalla nostra direzione;
>
Dovranno essere rispettati gli orari ed i giorni indicati;
>
Va usata la massima prudenza (con velocità a passo d’uomo);
>
E’ vietato transitare o parcheggiare sulle aree verdi.
Ogni
eventuale infrazione potrà portare all’immediato ritiro del permesso
ed alla segnalazione ai Vigili Urbani. Per ulteriori informazioni si
invita a rivolgersi alle nostre portinerie.
*Posdomani,
Martedì 16 Gennaio, ricorre il 50° anniversario della morte di Arturo
Toscanini, un parmigiano fra gli “immortali” della nostra epoca. Ade
lo ricorderà con una breve biografia che, in quella giornata, sarà a
disposizione dei visitatori;
14 Gennaio (Thanks to: A.Borrelli, Santi e Beati, Wikipedia)
Buona
Domenica a Voi e Famiglie da:
ADE
SpA – CIMITERI DI PARMA
Luoghi della Memoria
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