Le
collezioni Ferrari, Cristofori,
Adamoli, Moroni
e Gruppo 80, in parte esposte nelle teche e in parte custodite
nell’archivio costituiscono un fondo storico di importanza
internazionale. Gli inventari e i cataloghi relativi alle diverse
donazioni, ordinati con scrupolo documentario nel Centro Studi, offrono
la concreta possibilità di visionare i materiali dell’archivio,
accedere alla biblioteca e utilizzare supporti informatici e telematici.
Ricerche più semplici e proficue, grazie all’utilizzo di software
specifici, e una maggiore interazione con enti, istituzioni e Università
“aprono il sipario” del mondo dei burattini e del teatro di figura.
Per continuare a scrivere una storia senza tempo che appassiona e
commuove grandi e piccoli. La sala di studio, con personale dedicato,
resta aperta dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 17, il venerdì dalle
9 alle 13; l’accesso e la consultazione sono gratuiti.
L’apertura
al pubblico è prevista a partire da giovedì 13 dicembre 2007.
I
materiali presenti al Museo:
Fondo
Giordano Ferrari
Nasce
dalla collezione di Giordano Ferrari,
burattinaio parmigiano, il quale con spirito collezionistico,
ma soprattutto di appassionato cultore di una tradizione, raccolse
testimonianze e materiali di diverse realtà riguardanti il
teatro di animazione. Il Fondo è pervenuto alle raccolte civiche
nel 1996, andando a costituire il nucleo fondante del Castello dei
Burattini – Museo Giordano Ferrari. Con
circa 1300 pezzi tra burattini, marionette, pupi, 400 scenografie, 200
copioni, migliaia di documenti scritti, e una biblioteca specialistica,
la collezione documenta la vita delle compagnie, soprattutto italiane,
attive negli ultimi due secoli. La raccolta tratta soprattutto di
artisti nord italiani, tra cui spiccano i marionettisti Lupi, Colla, Gambarutti,
Gorno dall’Acqua e Concordia, o i
burattinai di tradizione emiliana, come i Campogalliani,
i Preti, i Sarzi, ma allo stesso tempo è
rappresentativa di altre tradizioni regionali, come quella siciliana. Si
ritrovano anche testimonianze di compagnie straniere, comprese quelle
dell’Europa orientale, dei paesi asiatici e sudamericani. Sono inoltre
presenti i materiali della stessa famiglia Ferrari,
da quelli del capostipite Italo a quelli di Giordano e Gimmi.
L’insieme di questo materiale fa del museo una fra le più complete
collezioni pubbliche dedicate al teatro di animazione.
Fondo
Franco Cristofori
Il
Fondo, costituito dallo scomparso giornalista bolognese Franco Cristofori,
è giunto nel 2005 al Castello dei Burattini - Museo Giordano Ferrari
in seguito alla donazione effettuata da parte degli eredi, la madre
Norma Fini e i figli Silvia e Giovanni Cristofori.
Si tratta di un fondo costituito da più di 250 pezzi tra burattini,
marionette e teste, circa 150 fondali, 170 copioni e numerosissimi
volumi e documenti che vanno a costituire uno dei più rilevanti nuclei
dell’intera collezione museale. La
preziosità del fondo è data dalla presenza di un cospicuo numero di
burattini di tradizione bolognese che va ad arricchire il già
consistente patrimonio rappresentante il teatro di figura emiliano. Di
notevole pregio sono anche le marionette appartenute a famiglie di
celebri marionettisti quali i Lupi, i Colla e
i Podrecca, nonché un carteggio che ci
permette di ricostruire i rapporti con le diverse compagnie.
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Fondo
Amilcare Adamoli
Amilcare
Adamoli, ingegnere di origine milanese, a
metà degli anni quaranta si accostò per passione alla tradizione
burattinesca bergamasca, coltivando questo
interesse fino al 1954. Per le proprie messe in scena si serviva di un
piccolo teatrino dotato di impianto elettrico da lui stesso costruito e
di una raffinata muta di burattini, i cui vestiti erano confezionati
dalla moglie. Il Fondo, donato nel 2005 dalla figlia di Amilcare, Enrica
Adamoli Bogetti,
è costituito da numerosi burattini, oggetti scenici, scenografie e
copioni appartenuti allo stesso Adamoli che
si caratterizzano per la cura dei materiali e l’ottimo stato di
conservazione.
Fondo
Gruppo 80
Il
Gruppo 80 è stato fondato nel 1979 da Kitty
Perria ed Enrico Valenti, che cominciarono
a lavorare per le prime televisioni private servendosi di pupazzi di
gommapiuma, scenografie e testi da loro stessi creati e ideando al
contempo favole per la casa editrice Dami. I pupazzi venivano
animati attraverso la tecnica su nero oppure la tecnica da sotto,
entrambe frutto di grande coordinazione e sintonia da parte degli
animatori. Il Fondo è costituito da circa 300 pupazzi, da un
consistente numero di pezzi d’abbigliamento, accessori e oggetti di
scena e da un corposo nucleo di fotografie, diapositive e videocassette.
Fondo
Don Moroni
Il
Fondo è giunto in museo all’inizio del 2007
grazie alla donazione della collezione privata da parte di Don Antonio Moroni.
È formato da alcuni copioni di pregio provenienti dall’archivio di
Gottardo Zaffardi, marionettista e poi
burattinaio molto attivo nell’Italia centro-settentrionale e noto ai
parmigiani per essere stato il burattinaio della chiesa
dell’Annunziata.
Per
informazioni e prenotazioni:
Castello
dei Burattini - Museo Giordano Ferrari
Via Melloni 3 Parma
Tel. 0521.239810
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