Al
fronte unico borghese bisogna opporre quello proletario. Solo con
l’unità avremo il sopravvento, poiché è indiscutibile che noi siamo
una forza, forza che non s’impone oggi solo perché divisa in tanti
piccoli raggruppamenti in disaccordo fra di
loro.
Ma
l’unità propriamente detta non si ottiene certo nel campo politico, né
si può pretendere che chi segue un determinato indirizzo faccia
rinuncia delle proprie idee. No. Ognuno rimanga quello che è, fedele ai
propri principii.
E’
sul terreno economico che si deve scendere. Creare l’unione di tutte
le forze divise e disperse, sulla base di un accordo, che miri
ad un solo obiettivo e per quel fine che è a tutti comune: libertà e
difesa della vita.
Guido
Picelli maggio
1922
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