Circolo
A.R.C.I. Joe’s - Via Milani 11 - 43036 Fidenza (PR)
Mercoledì 21 Febbraio
ore 21.30
Cineclub In
The Mood For Love
Cineclub In
The Mood For Love
Giovedì 22 Febbraio
ore 22
Il
paragone è semplice e non assolutamente azzardato;
Joanna
Newson, Cocorosie, Devendra Banhart e Anthony and the Johnson…
Josephine
Foster
Torna
in Italia la sirena del folk, una delle voci più incredibili
sentite negli ultimi anni... Stahttp://www.ondarock.it/recensioni/2005/foster.htmlvolta
si presenterà in duo (chitarra acustica, elettrica, arpa, voce),
per dare più profondità e sfumature ad un live già
straordinariamente intenso. Imperdibile se vi piacciono Joanna
Newsom, CocoRosie e Antony, rispetto ai quali, però, la proposta
sonora di Josephine è decisamente più sperimentale e
coraggiosa...
"Ogni
volta Josephine Foster è costretta a stupirci. Ogni disco che
degna della sua voce è un approdo, una spiaggia, una terra
completamente vergine. Con ogni disco supera il precedente e se
stessa, in una gara che vede unici perdenti noi che ascoltiamo...
si accompagna stavolta con due chitarre, una acustica per gestire
tempi e melodie, l'altra elettrica e a tratti poco meno che
lancinante per generare voli e dilatazioni della psiche. I pezzi
sono per l'ennesima volta delle autentiche perle... L'umore che si
respira è quello austero, misterico e quasi oltrenaturale degli
album di Nico... L'ennesimo tassello di un "nuovo folk"
che scava sempre più dentro le proprie radici; raramente con
tanta ispirazione e ragionato sentimento come in questo caso"
- (8) Blow Up aprile '06, Stefano
Isidoro Bianchi
Lo stesso Bianchi nel lungo articolo nel numero successivo a lei
dedicato scrive "La miglior voce del prewar folk?
Personalmente non ho dubbi. Non solo: di quel brulicante calderone
di nomi che negli ultimi anni ha costretto a rimettere indietro le
lancette degli orologi del rock underground americano a me pare
anche la miglior penna e l'interprete più matura"
Scoperta
da Devandra Barhart, Josephine Foster non è certo quel che si
può definire il bel canto impersonificato. Le canzoni che
scrive e interpreta la rispecchiano pienamente (leggere il
report dal The Green Man Festival, settembre 2005, per saperne
di più) il personaggio e la sua voce garrula e tremola, se da
una parte ricorda Yma Sumac o Clara Rockmore, la più grande
interprete di brani scritti per lo strumento Theramin, è in
qualche modo affascinante, dall’altra parte è irritante e
fastidiosa e vorresti eliminare la Foster al solo suo passare.
Questo recensore ha avuto la possibilità fisica di farlo ma si
è astenuto; per qualche oscuro motivo della psiche ha, infatti,
pensato di voler vedere fino a dove può arrivare la follia e
darle una second chance e l’album d’esordio di Josephine,
“Hazel Eyes, i will lead you” conferma che questa seconda
opportunità alla cantautrice chicagoana si può dare.
Ci vuole pazienza; bisogna assolutamente skippare brani come
“the golden wooden tone “ per sopportare il disco e
concentrarsi sull’iniziale “ the siren’s admonition”,
sull’intimista “there are eyes above”, pastorale tentativo
di gospel song alla Leonard Cohen, su “good news”, il brano
più movimentato della racolta che sembra uscito dalla voce
della più anziana esponente della Carter Family o sulla
cantilena bambinesca di “ crackerjack fool” per esprimere un
parere.
Qualcosa di magico e onirico c’è, confermiamo. Il setting
solitario della ragazza restituisce l’atmosfera d’incertezza
che Josephine esprime dal vivo ma da qui a darle 9/10, così si
è espresso il NME, ce ne di strada da fare.
Josephine Foster avrebbe avuto una voce così distinta fuori da
questa onda attuale dell’alternative country folk ? Chi può
dirlo ? Probabilmente si sarebbe autoprodotta il cd, lo avrebbe
mandato ad Aquarius Records di San Francisco o ad Other Music a
New York City, dove le cose fuori di testa piacciono davvero
tanto e sempre. Qualcosa avrebbe in ogni caso fatto, questi i
meriti dell’autoproduzione, ma restando probabilmente anonima.
Se la Foster è una sirena o no non possiamo dirlo, neanche
avendola vista dal vivo. Però viene da pensare che se è una
sirena, Josephine non ha mai visto il mare e un po’ di ozono
le farebbe bene. O solo del gas esilarante per farle capire che
la vita non è poi tanto male e c’è di peggio che essere
un’artista incompresa.
Ernesto de Pascale
Venerdì 23 Febbraio
ore 22
Arci
Joe's DJ SET by Filmkamera Exp.
Sabato 24 Febbraio
dalle ore 19
festa
greca con aperitivo da
non mancare
Domenica 25 Febbraio
ore 17
di
dOHMenica comunico...
DAVIDE
TOFFOLO
fumettista,
autore di numerosi albi, serie a fumetti, video, cantante e
chitarrista dei Tre Alegri Ragazzi Morti
insomma
un incontro da non perdere
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