Nonostante l’impegno e l’abnegazione di molti
lavoratori, questo stato di cose si riflette inevitabilmente anche sulla
disaffezione della clientela: l’annaspare tra le crescenti difficoltà
operative, oltre a rendere impossibile lo sviluppo commerciale verso
nuovi clienti, sta mettendo a rischio i rapporti già esistenti e
consolidati. Una situazione che rappresenta l’opposto di quel che
dovrebbe accadere in una banca locale.
Il tema della carenza degli organici, insieme a
quello dell’assurdità degli attuali orari di lavoro, è stato
rappresentato con forza durante l’assemblea del 15 maggio scorso,
trovando però un’azienda assente e sorda al dialogo, quasi come se la
soluzione ai problemi non fosse di sua competenza.
E’ inoltre necessario aprire un confronto con i
sindacati sugli orientamenti strategici sul futuro piano industriale e
sul nuovo modello organizzativo di filiale, sul quale l’azienda non
può pensare di eludere una vera trattativa. L’azienda deve valutare
correttamente i carichi di lavoro e definire organici adeguati,
analizzare i contenuti dei diversi ruoli e definire i nuovi
inquadramenti e le posizioni chiave.
Le segreterie Fisac-Cgil – Rsa Fabi –
Uilca-Uil
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