COMUNICATO
STAMPA
Psicofarmaci:
Scontro AIFA/Giù le Mani dai Bambini
Si alza la tensione tra i due enti: dure accuse reciproche
ROMA
– A margine del tavolo su psicofarmaci e bambini convocato ieri dal
Ministro Livia Turco, si è registrato un duro scontro tra l’Agenzia
Italiana del Farmaco e Giù le Mani dai Bambini, la campagna nazionale
di farmacovigilanza per l’età pediatrica. In risposta alle polemiche
dei giorni scorsi sul potenziale conflitto di interesse dell’AIFA
stessa, la cui Presidente è un ex alta funzionaria di FarmIndustria,
il delegato dell’AIFA, Dott. Antonio Addis, ha accusato pubblicamente
Giù le Mani dai Bambini, rappresentata al tavolo dal Portavoce Luca
Poma, di scarsa chiarezza nell’approvvigionamento di finanziamenti,
nonché di condurre una “battaglia ideologica” contro la
somministrazione di psicofarmaci ai bambini. In una nota, il Portavoce
Luca Poma ha replicato: “Per restare in tema con l’oggetto del
tavolo ovvero i disturbi dell’infanzia, il Dott.
Antonio Addis è possibile soffra di un disturbo della lettura, dal
momento che tutti i nostri “sponsor”, in servizi ed in denaro,
sono pubblicati nell’omonima sezione del nostro portale, in ossequio
alle più elementari prassi di trasparenza. In ogni caso, non
servono molti soldi per mandare avanti Giù le Mani dai Bambini: siamo
tutti volontari, difendiamo il diritto alla salute dei bambini per
passione e dovere civile, non prendiamo soldi a fine mese per fare ciò
che facciamo, come questi Signori dell’AIFA. Circa la battaglia
ideologica – conclude Poma – dico solo che abbiamo presentato
all’AIFA a più riprese e per iscritto proposte concrete ed elaborate
da noti esperti e specialisti per rendere un buon servizio
all’infanzia italiana e migliorare i protocolli per la
somministrazione di questi farmaci, ma l’AIFA, nonostante sia un ente
pubblico, non ha ancora trovato il tempo e la buona educazione per
rispondere, non tanto a noi quanto alla significativa fetta di
società civile che Giù le Mani dai Bambini rappresenta. La verità è
che contrastando con fermezza l’ipermedicalizzazione dell’infanzia e
gli interessi anche finanziari che questa strategia sottende, abbiamo
toccato dei nervi scoperti, e la reazione del delegato dell’AIFA ne è
la prova.
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– 337/415305
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