FONTANELLATO
(PR)
UN
CAVALLERESCO POEMA D’AMORE IN CASTELLO BONA
LOMBARDA E PIER BRUNORO SANVITALE
DALL’8 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2008 VISIBILE NELLA GALLERIA DEGLI
ANTENATI IN ROCCA
Come un vento impetuoso Bona Lombarda, donna d’arme figlia del Rinascimento, giunge alla corte di Fontanellato dalla Valtellina, insieme all’amato sposo, il
capitano di ventura Pier Brunoro Sanvitale.
Porta con sé i racconti delle sue intrepide gesta…
Bona
Lombarda Sanvitale,
prima pastorella valtellinese nata in Val Gerola nel 1417, poi donna
d’arme del quindicesimo secolo, è ritratta con abiti da giovane
guerriera nella Galleria
degli Antenati visitabile tutti i giorni di febbraio
(dall’8 gennaio al 28 febbraio 2008), tranne il lunedì, al piano
nobile della Rocca di Fontanellato. E’ celebre la sua storia d’amore
– tra gesta eroiche e romanzesche – con il condottiero Pier
Brunoro Sanvitale, nato nel 1402 a Parma.
Lei,
valorosa guerriera prima e poi sposa devota, visse alla Corte della
Bassa Parmense con l’amato capitano di ventura. I racconti delle sue
avventure paiono tratte dalle rime di un poeta cavalleresco
dell’epoca. Lui, il Capitano, nel 1432 al servizio di Filippo Maria
Visconti, sconfisse l’esercito veneziano. Tra storia e leggenda, si
narra che nel 1440 Bona Lombarda partecipò all’assedio di Brescia per
amore del suo sposo ed ebbe l’onore di recare al Doge di Venezia lo
stendardo strappato all’ammiraglia nemica. Tra il 1463 e il 1468, Bona combattè valorosamente accanto a Pier
Brunoro, che morì proprio mentre era impegnato nella difesa di
Negroponte, il più importante baluardo dell’armata veneta contro
l’assalto islamico. Rimasta sola Bona si mise allora in viaggio per
ritornare a Venezia, ma venne sepolta a Modone, mentre era sulla via del
ritorno.
Bona
Lombarda era donna di intelligenza acuta – secondo le descrizioni dei
cronisti del tempo - e di indomito coraggio che per difendere il suo
amore si trasformò in valorosa guerriera ed abile diplomatica. Seppe
trattare con re e principi per liberare il suo signore, saggia e fedele,
consigliera accorta e compagna d’arme intrepida sul campo di
battaglia.
La
descrizione di Bona Lombarda giunge ai nostri tempi dalla penna di un
cronista bolognese del XV secolo: “Fu
costei (Bona) moglie, ma prima amica, de Pietro Brunoro Sanvitale,
strenuo duca d’arme…Vedendo Pietro Brunoro la fede et grande virtute
de costei, che mai l’aveva estimata, se acese in lo suo amore, et per
non essere a tanto beneficio ingrato, la desponsò per sua cara ed
honoranda consorte; de la quale ne hebbe tre figliuoli, due maschi et
una femmina, quale maritò honorevolmente in Parma. Giubernò costei
tutte le facende del marito; et lui senza suo consiglio cosa alcuna non
facea..”
Di Bona Lombarda fece un ritratto anche Porcello
Porcellio, storico ed
umanista napoletano del XV secolo:
“... Bona, starei per
dire donna straordinaria, che giustamente si deve definire virago, poiché
porta la faretra sulla spalla, il corno nella mano sinistra, frecce
nella destra e coturni ai piedi. Ha
l’aspetto di una matrona antica, piccola di statura, consunta dalla
magrezza, di
Info e prenotazioni: Museo della Rocca, tel.
0521-823220.
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